Solo il ministero del Lavoro potrebbe sbloccare la situazione e risponde all’angoscia dei tanti lavoratori che rischiano di perdere il lavoro
Era stato già annunciato ad Aprile, ma la strada dei licenziamenti sembra, almeno per il momento, quella intrapresa da Air Italy, la ex Meridiana con base a Olbia e Milano.
La società si mostra pronta a decidere un triste epilogo per numerosi lavoratori. La conferma che si andrà avanti con i licenziamenti collettivi è arrivata dai liquidatori della compagnia aerea. Che la consultazione si sia conclusa con esito negativo si apprende in una nota dopo l’ennesimo confronto tra azienda e sindacati. Opinioni divergenti che non trovano un punto di incontro anche se la partita ha un prezzo davvero altissimo.
Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro, i liquidatori di Air Italy, attendono di essere ricevuti dal Ministero del Lavoro.
“La Società ha ribadito i motivi che non consentono soluzioni alternative al licenziamento, – si legge nell’ultima nota emesse – già indicati nella lettera di avvio della procedura, ed ulteriormente illustrato le ragioni che, allo stato, fanno ritenere non percorribile la soluzione del ricorso ad un ulteriore periodo di fruizione di un ammortizzatore sociale che, peraltro, non escluderebbe i licenziamenti, ma ne posticiperebbe solo il momento di intimazione. In particolare, la Società ha illustrato, da un lato, come non paiono sussistere i presupposti giuridici per accedere ad un ulteriore ammortizzatore sociale, alla luce delle attuali previsioni normative, e dall’altro, come i costi che la Società ha già sostenuto nel corso del 2020 a causa della situazione di emergenza sanitaria non consentono di aggravare ulteriormente i costi della liquidazione”.
Si attendono così le decisione del governo che rischia però di duplicare “il caso Alitalia”. Iniziano già i primi malcontenti da parte dei lavoratori di Air Italy che non si sentono considerati al pari del loro colleghi e chiedono opportunità.