Licenziamenti: arriva norma anti delocalizzazioni

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

Le aziende che hanno deciso di chiudere gli stabilimenti  con sede nel Belpaese dovranno comunicare i licenziamenti  90 giorni prima di e disporre di un piano di rioccupazione. Vale però  per le imprese medio grandi o grandi con più di 250 dipendenti

Gli esperti del mondo delle aziende la definiscono una “norma anti delocalizzazioni” e in effetti lo è.  La norma  inserita dalla Legge di Bilancio 2022, che prevede il  preavviso di almeno 90 giorni per le aziende che vogliono operare licenziamenti collettivi per chiudere uno stabilimento in Italia, è una nuova procedura con obblighi comunicativi e piani di ricollocazione dei lavoratori per i datori di lavoro con almeno 250 dipendenti che vogliono procedere alla chiusura di una sede, uno stabilimento, una filiale oppure un ufficio o un reparto nel Belpaese.

Per chiudere occorre rispettare determinati obblighi:

  • comunicazione scritta della volontà  di procedere alla chiusura e quindi ai licenziamenti di massa alle rappresentanze sindacali aziendali o alla rappresentanza sindacale unitari e alle sedi territoriali delle associazioni sindacali nazionali di categoria, alle Regioni dove è situata l’azienda, al Ministero del Lavoro, al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL).
  • La comunicazione deve avvenire 90 giorni prima dell’inizio  dei licenziamenti
  • occorre indicare le ragioni economiche, finanziarie, tecniche o organizzative della chiusura, il numero e i profili professionali del personale occupato e il termine entro cui è prevista la chiusura.
  • una volta data la comunicazione entro 60 giorni dalla presentazione della stessa occorre disporre e rendere noto  un piano per limitare le ricadute occupazionali;
  • Entro 30 giorni dal piano lo stesso deve essere sottoscritto, firmato e messo in atto.

L’Italia che riparte dovrà fare quindi i conti non solo con i nuovi contagi da covid e con le nuove varianti, ma anche con i piani di licenziamento e di delocalizzazione delle imprese che vogliono abbandonare il BelPaese che attende che quando sancito per il PNRR e dalla Legge di Bilancio siano in grado di dare nuova forza al nostro Paese.

 

 

 

 

 

 

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