Sul fronte economico, nota l’articolo, “le aziende del Paese sono più ottimiste di quanto non lo siano state da molto tempo, la produzione industriale è in ripresa e il numero dei disoccupati è in calo. A livello internazionale, l’Italia ha riacquistato reputazione e credibilità grazie all’ex capo della Bce al vertice.
Per la nota rivista Handelsblatt, gli investitori Europei guardano con un po’ di incredulità l’Italia. Il Belpaese infatti è in fuga rispetto agli altri grandi Paesi in termini di crescita, risveglio e ripresa economica.
“Il vertice speciale del G20 della scorsa settimana – si legge ancora nell’articolo – ha dimostrato che Draghi può anche fare politica globale: su sua richiesta, i capi di Stato e di governo si sono incontrati per coordinare gli aiuti umanitari per l’Afghanistan. In Italia si parla già del nuovo forte duo al vertice dell’Ue: ‘Dracron'”.
“L’economia italiana – prosegue Handelsblatt – dovrebbe crescere di oltre il 6%. Attualmente il resto d’Europa guarda con un po’ di incredulità l’Italia, che è in fuga rispetto agli altri grandi Paesi in termini di crescita economica, con al contempo un’inflazione stabile”. Tuttavia “i cantieri per Draghi sono ancora tanti: con il 49 per cento, l’occupazione femminile è più bassa che in qualsiasi altro Paese industrializzato, le famiglie non ricevono abbastanza sostegno e bisogna riformare urgentemente il sistema pensionistico e fiscale”.
“E Draghi deve garantire che i 191 miliardi di euro del Fondo Ue per la ricostruzione siano investiti in progetti futuri ragionevoli e non periscano nella burocrazia o finiscano nelle mani della mafia. Anche la stabilità politica è decisiva per questo. Riuscirà Draghi a tenere unito il governo fino alla fine della legislatura nel 2023 – o anche oltre? Un nuovo presidente sarà eletto nella primavera del 2022 (…) Anche se al momento il successo del Paese è nelle sue mani: Draghi non ha ancora commentato il suo futuro personale”,