La ripresa italiana sarà a scartamento ridotto: dopo una contrazione del 9,2% nel 2020, il Pil salirà soltanto del 3% nel 2021, contro il +6% auspicato dal governo nella Nadef. La netta sforbiciata alle speranze tricolori arriva dal Fondo monetario internazionale che, nel suo aggiornamento del World economic outlook, ha rivisto al ribasso di 2,2 punti percentuali le stime pubblicate nell’ottobre scorso. Migliorano invece dell’1% quelle sul 2022, quando l’accelerazione dovrebbe toccare il 3,6%.
Le cicatrici della crisi, la peggiore in tempo di pace dai tempi della Grande depressione
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