(BorsaeFinanza.it) Chi opera nel mondo delle opzioni fa affidamento alle lettere greche per elaborare la strategia di trading. Queste lettere sono indispensabili in quanto le opzioni sono strumenti finanziari molto diversi dagli altri.
Un’opzione dà il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere a una certa scadenza un asset sottostante che può essere un’azione, un’obbligazione, una valuta, un indice o una materia prima, a un prezzo prefissato (strike price), pagando un premio. Se il diritto è di acquistare il sottostante, si parla di opzione call; se il diritto è di vendere lo stesso sottostante, siamo di fronte a un’opzione put. Quindi, le opzioni funzionano un po’ come i contratti di assicurazione: qualora il sottostante prende la direzione sperata, il guadagno è determinato dalla differenza tra il prezzo prefissato e quello di mercato al netto del premio pagato; nel caso in cui il sottostante va nella direzione opposta, la perdita è limitata dal premio che serve appunto come un’assicurazione.
Le opzioni possono anche essere vendute. In questo caso l’investitore si mette dalla parte dell’”assicuratore”, incassando il premio. Chiaramente il suo potenziale guadagno viene limitato alla somma incassata dall’acquirente, mentre la potenziale perdita cresce quanto più il mercato prende la direzione opposta a quella desiderata. Un trader di opzioni utilizza questi strumenti per effettuare strategie attraverso la combinazione di call e put ed è per questo che valuta una serie di fattori che sono rappresentate appunto dalle lettere greche.
Lettere greche nelle opzioni: ecco quali sono e come funzionano
Ma quali sono le lettere greche che rivestono una così tale importanza? Le principali sono: Delta, Gamma, Vega, Theta e Rho. Vediamole di seguito nel dettaglio.
Delta
Il Delta indica la variazione del premio dell’opzione al variare del sottostante. Il compratore di call e il venditore di put hanno un Delta positivo. Mentre il compratore di put e il venditore di call si ritrovano un Delta negativo. Il valore della lettera va da -1 a +1. Quanto più si avvicina all’unità in senso assoluto tanto più il premio è sensibile alla variazione del sottostante. Ad esempio se il Delta è uguale a 0,90
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