L’equo compenso per i professionisti è legge: cosa cambia

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) Attraverso la Legge n. 49/2023 – che è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 5 maggio 2023 – in Italia è stato introdotto l’equo compenso per i liberi professionisti. La norma ha il merito di porsi un obiettivo molto preciso: garantire ai liberi professionisti un compenso adeguato al valore della loro prestazione. Ma soprattutto ha lo scopo di rafforzare la loro tutela, nel momento in cui sottoscrivono dei contratti con determinate imprese, che costituiscono dei contraenti forti per natura e dimensione.

La legge sull’equo compenso prevede alcune regole e determinati standard minimi, ai quali le pubbliche amministrazioni e le aziende devono sottostare obbligatoriamente. Lo scopo dell’equo compenso – come si può dedurre anche dal nome – è quello di garantire la corretta retribuzione a quanti svolgono un lavoro di tipo intellettuale.

In cosa consiste l’equo compenso dei professionisti

Ma in cosa consiste l’equo compenso? Come si fa a definire se il valore pattuito per un lavoro intellettuale sia realmente corretto? In estrema sintesi si ritiene equo il compenso proporzionato con la quantità e la qualità del lavoro svolto. I parametri da prendere in considerazione per determinare il valore della prestazione professionale, inoltre, sono il suo contenuto e le sue caratteristiche. L’ammontare del compenso, inoltre, deve essere conforme a quanto previsto dai decreti ministeriali per le varie categorie di professionisti.

Attraverso la normativa sull’equo compenso il legislatore vuole salvaguardare il professionista, che, almeno nella maggior parte dei casi, si ritrova ad essere in una situazione di debolezza contrattuale, soprattutto quando si trova contrapposto alla Pubblica Amministrazione o ad altri committenti forti, come possono essere le assicurazioni, le banche e le imprese con più di 50 dipendenti o con un fatturato che risulti essere superiore a 10 milioni di euro.

Il compenso più corretto

In altre parole l’equo compenso costituisce il riconoscimento del compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto. Più di una volta, soprattutto nel corso degli ultimi anni, è stato modificato il calcolo delle tariffe e dei parametri adottati per provvedere alla determinazione dei diversi compensi professionali.

A seguito della liberalizzazione delle tariffe, che è avvenuta nel 2006, per determinare gli importi delle prestazioni sono st


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