Leonardo, cosa fare con l’azione dopo l’inversione di ieri?

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura

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I primi nove mesi del 2023 si sono conclusi per Leonardo con ordini e ricavi in crescita ma anche meno utili. Il colosso dell’aerospazio ha chiuso il periodo con 10,26 miliardi di euro di ricavi (+4,8% rispetto allo stesso periodo del 2022) “grazie alla ripresa della divisione Aerostrutture e all’andamento dell’Elettronica per la difesa e la sicurezza”, spiega una nota aggiungendo che, nello stesso periodo, gli ordini sono saliti del 13,3%. Questi risultati che hanno permesso al gruppo di confermare la guidance 2023.

Alla crescita del fatturato, si affianca una crescita del margine operativo lordo del 6,3% a raggiunto 644 milioni di euro mentre il risultato operativo è pari a 537 milioni (-2,7% per oneri di ristrutturazione e ammortamenti). In frenata l’utile netto, che si è attestato a 301 milioni di euro e include la plusvalenza di 11 milioni di euro legata alla cessione del ramo Atm da parte di Selex. Gli utili appaiono più che dimezzati rispetto ai 662 milioni dei primi nove mesi del 2022, periodo che però aveva beneficiato della plusvalenza realizzata con le cessioni dei business Global Enterprise Solutions e Advanced Acoustic Concepts della controllata Usa Leonardo Drs, per 275 milioni.

In miglioramento, seppur negativo, il flusso di cassa operativo (-604 milioni di euro), che ha fatto scendere l’indebitamento netto di gruppo da 4,36 a 3,81 miliardi. Sulla base dei risultati è stata confermata la guidance per l’intero anno, con ordini attesi a circa 17 miliardi di euro, ricavi tra 15 e 15,6 miliardi, un ebita tra 1,26 e 1,3 miliardi, un flusso di cassa di circa 600 milioni e un indebitamento netto di 2,6 miliardi.

Azioni Leonardo: quotazioni respinte dalla resistenza a 15 euro

Le azioni Leonardo sembrano essere impostate al ribasso nel breve termine, nonostante la performance positiva registrata nella seduta di ieri (+1,20%). Dopo un’apertura in gap up (subito ricoperto nell’intraday) infatti, le quotazioni hanno intrapreso un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 14,225, per poi rimbalzare leggermente a metà giornata fino ad accelerare nuovamente con la negatività andando a chiudere sul finale a quota 14,295.

Partita benissimo con uno strappo rialzista che faceva pensare a un possibile attacco alla resistenza posta sul livello dei 15 euro (doppio massimo toccato nelle giornate del 13 e 21 novembre), Leonardo ha poi drasticamente invertito la rotta nell’intraday scendendo con molta velocità e decisione. Il risultato è un grafico daily con un segno positivo rispetto al giorno precedente ma con candela lunga e rossa.

La situazione è quindi di difficile interpretazione. Da un lato, la struttura grafica dell’azione rimane tutto sommato rialzista e per niente compromessa, mantenendosi abbondantemente al di sopra del supporto presente in area 14 e in prossimità della media mobile a 25. Ciò che lascia assolutamente perplessi è il comportamento degli operatori di ieri, con una ondata di vendite che allontana ogni velleità di superare i precedenti massimi e, soprattutto, rischia di essere il preludio alla continuazione della discesa.

Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 14,500 con target nell’intorno dei 15 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 14,225 con obiettivo molto vici


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