L’economia globale è (ancora) in pericolo per questi 3 motivi

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Il peggio è davvero passato per l’economia globale? Alcuni dati farebbero ben sperare, ma i rischi di una crisi ancora lunga ci sono e non si possono sottovalutare.

Nel descrivere l’attuale situazione, il buonumore è palpabile tra diversi economisti. Non molto tempo fa sembrava che una recessione americana fosse inevitabile con la Fed aggressiva sui tassi di interesse.

Tuttavia, la notizia che il tasso di inflazione annuo principale negli Usa è sceso al 3% a giugno ha alimentato le speranze che il prossimo aumento dei tassi della Fed, previsto per il 26 luglio sarà l’ultimo e che anche altre banche centrali potrebbero rilassarsi. Le azioni sono in rialzo, i rendimenti obbligazionari sono in calo e il biglietto verde è vicino al minimo da quando la Fed ha iniziato ad alzare i tassi.

È vero che il dragone sta faticando a riprendersi dalle chiusure Covid. Ma anche qui le notizie rincuoranti non mancano. La deludente riapertura in Cina, che non ha un proprio problema di inflazione, ha fatto sì che il temuto aumento dei prezzi delle materie prime globali non si sia materializzato. Ciò ha aiutato l’Europa, che ha sostituito il gas russo convogliato con spedizioni di tipo liquefatto.

Tutto andrà davvero bene per l’economia mondiale? Non proprio e i motivi di allarme per una crisi ancora duratura sono 3, come indicato da un’analisi di The Economist.

1. Incertezza inflazione

L’inflazione nelle principali economie, sebbene in rallentamento, rimane molto al di sopra degli obiettivi del 2% delle banche centrali.

La diminuzione dell’indice principale Usa, per esempio, è stato determinato da un calo una tantum dei prezzi dell’energia: escludendo cibo ed energia, i prezzi sono superiori del 4,8% rispetto a un anno fa. Nella zona euro la cif


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