(Money.it) Chiunque si sia mai interessato, per ragioni personali o professionali, alla gestione delle spese per i figli dopo la separazione sa che le spese straordinarie sono ripartite fra entrambi i genitori. Di norma, si dispone la suddivisione al 50% ma si tratta davvero di una regola? Cosa succede se le condizioni economiche dei genitori sono fortemente in disparità?
Le spese straordinarie non devono sempre essere ripartite al 50%
La Cassazione con l’ordinanza n. 6933/2023 ha ribadito che le spese straordinarie devono essere suddivise tra i genitori, ma non necessariamente al 50%. In particolare, la divisione deve tenere conto delle sostanze patrimoniali e delle capacità di lavoro dei genitori. In particolare, il caso preso in esame riguarda un’attribuzione dell’80% a carico del padre per le spese straordinarie, in ragione del rapporto di tre volte rispetto ai redditi della madre.
Si segue quindi il principio applicato per l’assegno di mantenimento periodico, che deve essere determinato sulla base di numerosi criteri oggettivi:
- I redditi.
- Le eventuali sopravvenienze economiche.
- I risparmi.
- La disponibilità di un’abitazione in proprietà.
- Le esigenze dei figli.
- Il tenore di vita a cui sono abituati i figli.
- Il tempo di permanenza dei figli presso i genitori.
- La valenza economica dei compiti domestici e di cura svolti dai genitori.
La ripartizione delle spese ordinarie e l’importo dell’assegno di mantenimento sono correlati?
L’ordinanza evidenzia anche l’esclusione di una correlazione fra l’assegno di mantenimento e la rip
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