(Finanza.com) Finanza Le sanzioni Ue pesano sull’Italia per 83 milioni all’anno. A rischio la salute degli italiani
Nell’arco di dieci anni l’Italia ha dovuto pagare sanzioni all’Europa per 830 milioni di euro. Una media di 83 milioni ogni anno. Questo è, in estrema sintesi il flusso di denaro che dal 2012 al 2021 l’Italia ha versato direttamente nelle di Bruxelles.
I motivi? Il mancato adeguamento alle norme dell’Unione europea.
Siamo davanti a un vero e proprio salasso – oltre che ad una spesa inutile – che continua a pesare sui conti pubblici italiani. E che ovviamente va a impattare direttamente sui diritti, sulla salute e sulle tasche dei contribuenti che pagano le tasse regolarmente.
Sanzioni Ue: quando servono a proteggere la salute
Ma perché abbiamo parlato di problemi di salute?
Dietro alle sanzioni europee, spesso, ci sono problemi legati all’ambiente e alla salute di interi territori.
E che l’Italia ancora oggi non riesce a risolvere.
Nella sua relazione annuale, la Corte dei Conti ha messo in evidenza che in Italia ci sono ancora discariche abusive: solo per questa infrazione il nostro paese ha dovuto sborsare qualcosa come 250 milioni di euro di multa.
Ma non solo: si è dovuto pagare qualcosa come 120 milioni di euro per i depuratori di acque reflue che ancora continuano a mancare.
Come non dimenticare, poi, le ecoballe in Campania, che hanno comportato l’esborso di qualcosa come 261 milioni di euro di sanzioni.
La lista delle infrazioni non va a toccare solo le irregolarità che possono incidere sulla salute dei cittadini.
La lista comprende anche le cause giudiziarie che vanno avanti da troppo tempo – come quelle iniziate a cavallo del 2003 e del 2007.
Gli aiuti illegittimi alle imprese sono costati all’Italia la
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