Le riforme da adottare entro il 2022 per l’Istruzione

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Wall Street

Cabina di Regia sul PNRR con focus su Istruzione e Ricerca. Il Governo si prepara alle riforma 2022 che coinvolgo Scuola e Università

Giovedì scorso, 7 Ottobre, si è svolta la prima riunione della Cabina di regia sul PNRR, presieduta dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, con la partecipazione dei ministri competenti per l’Istruzione e la Ricerca.  Durante il meeting  sono state illustrate le linee di intervento che si intende attuare nel rispetto degli obiettivi concordati con l’Unione Europea entro il 2022.

Nel campo dell’istruzione saranno attuate diverse riforme, a partire dalla riforma degli istituti tecnici professionali legata al rafforzamento della capacità innovativa promossa dal Piano nazionale “Industria 4.0”. Seguono i corsi di orientamento per la selezione consapevole di percorsi formativi idonei all’inserimento nel mondo del lavoro. Poi si è parlato dell’assunzione degli insegnanti e sulla riorganizzazione del sistema scolastico.

Il ministero continua a impegnare oltre 17 miliardi di euro in risorse per le infrastrutture (fisiche e digitali) e lo sviluppo delle competenze. A fine 2021 saranno confermati i bandi per i Comuni in molti ambiti di attività:

  • 3 miliardi per i nuovi asili nido, oltre a 700 milioni per progetti esistenti e 900 milioni in conti correnti per le organizzazioni gestite.
  • 800 milioni per nuove scuole sostenibili e adatte all’apprendimento innovativo.
  • 430 mila mq di nuove palestre per ampliare le opportunità di allenamento al di fuori dell’orario scolastico.
  • 400 milioni per nuove mense per favorire l’occupazione a tempo pieno.

per quanto concerne la Ricerca, entro marzo 2022 ci saranno anche bandi per progetti per digitalizzare l’innovazione, espandere l’occupazione a tempo pieno e ridurre l’abbandono del percorso universitario. I  progetti di ricerca fanno parte di attività innovative focalizzate sulle sfide del futuro: rischi ambientali, scenari energetici del futuro, intelligenza artificiale e neurobiologia, biodiversità. Le riforme del 2021 sono ancora in fase di approvazione, ma prevedono studi di dottorato con la partecipazione di aziende e centri di ricerca, attuazione di lauree che consentano l’esercizio delle professioni, revisione delle aule, orientamento attivo nel passaggio da scuola a Università. I bandi da 9 miliardi di euro per rafforzare la ricerca saranno annunciati a giugno 2022:

  • Identificazione di 5 leader nazionali in vari campi di ricerca e sviluppo.
  • Scelta tra 12 ecosistemi dell’innovazione (istruzione superiore, ricerca applicata, innovazione nel territorio).
  • Alleanze con le Università per finanziare fino a 15 importanti programmi di ricerca di base e applicata

È garantito il rispetto del limite di risorse del 40% per le regioni meridionali e le linee guida includeranno quattro assunzioni su dieci riservate alle ricercatrici. Un altro obiettivo per il 2021 è la riforma degli alloggi universitari per creare oltre 60.000 posti letto aggiuntivi entro il 2026 nei luoghi a maggiore carenza di domanda.

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