Le regole sul riposo settimanale nel CCNL Commercio: tutto quello che c’è da sapere

Di Francesca Parisi 2 minuti di lettura
Lavoro

Il riposo settimanale è un diritto fondamentale per tutti i lavoratori, compresi coloro che operano nel settore del Commercio. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Terziario Confcommercio regola gli aspetti principali del diritto al riposo settimanale per i dipendenti del settore.

Regole principali e eccezioni

Di regola, il riposo settimanale prevede almeno 24 ore consecutive di riposo, di solito cadenti di domenica o nel giorno stabilito nel contratto individuale. Tuttavia, il CCNL del Commercio prevede alcune eccezioni a questa regola, che possono comportare lavoro straordinario o lavorare in giorni di riposo. In tal caso, spetta al datore di lavoro corrispondere una maggiorazione al lavoratore come compensazione.

Importo della maggiorazione e esempi di calcolo

L’importo della maggiorazione è stabilito dal CCNL del Commercio e varia a seconda delle circostanze. Ad esempio, se un dipendente lavora in un giorno di riposo, potrebbe ricevere una maggiorazione del 50% sul salario orario. Se invece viene richiesto di prestare servizio in un giorno festivo, la maggiorazione potrebbe essere del 100% o più.

Per calcolare l’importo della maggiorazione, si deve prendere come riferimento il salario orario del dipendente e applicare la percentuale stabilita dal contratto collettivo. Ad esempio, se un dipendente ha un salario orario di 10 euro e gli viene richiesto di lavorare in un giorno di riposo con una maggiorazione del 50%, il suo compenso per quell’ora sarà di 15 euro.

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