Le prime misure di riforma fiscale potrebbero intravedersi già a metà settembre

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
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Si potrebbero intravedere  già dopo la prima quindicina di settembre  le prime misure per la Riforma Fiscale dopo la convocazione di una cabina di regia politica con i partiti. L’attuazione invece è ancora molto lontana.

La riforma fiscale e della concorrenza sono previste dal Consiglio dei ministri già a metà settembre dopo l’approvazione del primo regolamento elaborato dal ministero dell’Economia e delle Finanze dopo la convocazione di una cabina di regia politica con i partiti convocati dal presidente del Consiglio Mario Draghi prima del CdM. Tuttavia, la vera riforma è ancora lontana. Lo ha confermato la viceministra dell’Economia Maria Cecilia Guerra: “Sicuramente si andrà al 2022, l’approvazione della legge delega potrà avvenire entro l’anno o all’inizio dell’anno successivo e ci vorrà qualche mese per i decreti attuativi”.

L’obiettivo per ora è definire una base macroeconomica per la determinazione del NaDEF e del corrispondente margine di investimento per la manovra fiscale. Nel frattempo verranno introdotte alcune misure. Si potrà  cominciare proprio da un’ulteriore riduzione del cuneo fiscale. E anche, forse, alcuni strumenti per diminuire, riscuotere e combattere l’evasione fiscale. si parlerà anche di riduzione del tax gap, compliance mirata, precompilate, modelli di rischio evasione.

All’ordine del giorno, quindi, una nota per aggiornare il DEF ovvero il Documento di  Economia e Finanza che presenta i primi numeri della Legge di Bilancio per il 2022 e che deve essere redatto sotto forma di bozza in ottobre), bozza che che sarà presentata alle Camere  con le proiezioni finanziarie sull’andamento della struttura macroeconomica.

Date le(limitate risorse a disposizione, è sempre più probabile che l’attuazione specifica delle principali misure di riforma fiscale ( tra cui riduzione dell’IRAP, revisione scaglioni IRPEF, ecc.) si attenui nel tempo. Ne consegue che il compito prioritario è considerato il completamento della riforma fiscale per ciò che concerne la riforma della riscossione,  di cui il MEF ha già sviluppato un programma condiviso con i membri del Parlamento.

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