Le nuove sanzioni per il lavoro irregolare negli appalti

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
Azienda

Il 18 giugno 2024, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la nota 1091/2024, chiarendo le nuove sanzioni introdotte dal decreto legge 19/2024 per contrastare il lavoro irregolare negli appalti.

Dal 2 marzo 2024, nei casi di appalto e distacco non conformi ai requisiti di legge, sia l’utilizzatore sia il somministratore sono soggetti a sanzioni che includono l’arresto fino a un mese o un’ammenda di 60 euro per ogni lavoratore e per ogni giorno di lavoro. Con l’aumento del 20% previsto dalla legge 145/2018, l’ammenda effettiva diventa 72 euro. Inoltre, il decreto legge 19/2024 ha incrementato del 30% le sanzioni per il lavoro nero, mantenendo il precedente aumento del 20% per le violazioni dell’articolo 18 del Dlgs 276/2003.

Per esempio, in un appalto illecito con tre lavoratori per dieci giorni, la sanzione sarà di 2.160 euro: 60 euro moltiplicato per 3 lavoratori per 10 giorni, più l’aumento del 20%. In caso di appalto non genuino, punito con arresto o ammenda, l’ispettore può imporre una prescrizione obbligatoria per sanare l’irregolarità, riducendo la sanzione a un quarto del massimo (18 euro invece di 72).

Il legislatore ha stabilito che la sanzione non può essere inferiore a 5.000 euro né superiore a 50.000 euro. Se l’importo calcolato è inferiore a 5.000 euro, si applicherà questa soglia, riducibile a un quarto (1.250 euro) se si ottempera alla prescrizione.

Sanzioni con recidiva e aggravanti per minori

La circolare del 18 giugno 2024 dell’INL affronta anche la recidiva e le aggravanti in caso di sfruttamento dei minori. L’Ispettorato ha chiarito che la recidiva per violazioni del nuovo art. 18 del Dlgs 276/2003 comporta un aumento delle sanzioni. Se nei tre anni precedenti il datore di lavoro ha già subito sanzioni per gli stessi illeciti, le sanzioni aumenteranno del 20%. Se si tratta di una recidiva specifica, le sanzioni possono aumentare cumulativamente fino al 60% (20% + 40%).

In caso di sfruttamento di minori, le nuove disposizioni prevedono l’arresto fino a diciotto mesi e un’ammenda aumentata fino al sestuplo.

Condividi questo articolo
Exit mobile version