Le novità per le Partite IVA nel Decreto Sostegno

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi cartelle

Il Decreto Sostegno sarà pubblicato entro la prossima settimana e tra le misure previste ce ne sono alcune riguardanti le partite IVA.

Ecco le misure che si stanno predisponendo a favore delle partite IVA.

Partite IVA e i ristori

Il progetto del Decreto Sostegno prevede compensi per attività fino a 5 milioni di euro. I contributi a fondo perduto verranno distribuiti alle Partite IVA che nel 2020 hanno registrato una diminuzione del fatturato di almeno il 33% rispetto al 2019.

Proporzionalmente al fatturato diminuiranno i ristori:

  • 20% fino a 400mila euro;
  • 15% fino a 1 milione;
  • 10% da 1 a 5 milioni.

Rottamazione Quater, ecco che novità ci sono

Il Decreto Sostegno sembra prevedere anche la Rottamazione Quater per tutti i possessori di partita IVA. Ciò si aggiunge anche alla sanatoria cartelle esattoriali comprese tra il 2000 e il 2015 per importi fino a 5.000 euro.

Il progetto di delibera prevede la cancellazione dei debiti iscritti a ruolo sugli gli importi da pagare per i periodi d’imposta 2017-2018.

Ne beneficeranno coloro che hanno subito una perdita di almeno il 33% nel 2020.

L’obiettivo è cercare di supportare gli operatori economici che hanno registrato una significativa riduzione del fatturato.

Bonus da 1000 euro per i lavoratori autonomi e del turismo

Il bonus 1.000 per i lavoratori stagionali si inserisce nelle misure volte ad aiutare chi opera nel settore turistico colpito dall’emergenza Covid-19.

Secondo la bozza di decreto verrà concesso un bonus di € 1.000 per tre mesi a titolo di risarcimento per la chiusura indotta nei primi tre mesi del 2021, per un totale di € 3.000.

Verrà riconosciuto un bonus di 1.000 euro a favore delle seguenti categorie di lavoratori.

  • Lavoratori stagionali o addetti dell’amministrazione del settore turistico e turistico;
  • Settore stagionale, esclusi turismo e complessi turistici;
  • Intermittente;
  • Di tanto in tanto sono un lavoratore autonomo;
  • Agenti di vendita per la casa;
  • Lavoratori dell’industria dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro;
  • Lavoratori termali e del turismo a tempo determinato;
  • Lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e reddito complessivo non superiore a 50.000 euro.
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