Il Decreto Sostegno sarà pubblicato entro la prossima settimana e tra le misure previste ce ne sono alcune riguardanti le partite IVA.
Ecco le misure che si stanno predisponendo a favore delle partite IVA.
Partite IVA e i ristori
Il progetto del Decreto Sostegno prevede compensi per attività fino a 5 milioni di euro. I contributi a fondo perduto verranno distribuiti alle Partite IVA che nel 2020 hanno registrato una diminuzione del fatturato di almeno il 33% rispetto al 2019.
Proporzionalmente al fatturato diminuiranno i ristori:
- 20% fino a 400mila euro;
- 15% fino a 1 milione;
- 10% da 1 a 5 milioni.
Rottamazione Quater, ecco che novità ci sono
Il Decreto Sostegno sembra prevedere anche la Rottamazione Quater per tutti i possessori di partita IVA. Ciò si aggiunge anche alla sanatoria cartelle esattoriali comprese tra il 2000 e il 2015 per importi fino a 5.000 euro.
Il progetto di delibera prevede la cancellazione dei debiti iscritti a ruolo sugli gli importi da pagare per i periodi d’imposta 2017-2018.
Ne beneficeranno coloro che hanno subito una perdita di almeno il 33% nel 2020.
L’obiettivo è cercare di supportare gli operatori economici che hanno registrato una significativa riduzione del fatturato.
Bonus da 1000 euro per i lavoratori autonomi e del turismo
Il bonus 1.000 per i lavoratori stagionali si inserisce nelle misure volte ad aiutare chi opera nel settore turistico colpito dall’emergenza Covid-19.
Secondo la bozza di decreto verrà concesso un bonus di € 1.000 per tre mesi a titolo di risarcimento per la chiusura indotta nei primi tre mesi del 2021, per un totale di € 3.000.
Verrà riconosciuto un bonus di 1.000 euro a favore delle seguenti categorie di lavoratori.
- Lavoratori stagionali o addetti dell’amministrazione del settore turistico e turistico;
- Settore stagionale, esclusi turismo e complessi turistici;
- Intermittente;
- Di tanto in tanto sono un lavoratore autonomo;
- Agenti di vendita per la casa;
- Lavoratori dell’industria dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro;
- Lavoratori termali e del turismo a tempo determinato;
- Lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e reddito complessivo non superiore a 50.000 euro.