Le navi da crociera tornano a Venezia

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
nave da crociera

Dopo 17 mesi finalmente a Venezia è giunta una nave da crociera. La laguna ha finalmente riaperto il suo porto alle imponenti navi di MSC in particolare a MSC orchestra.

Davanti a San Marco per salutare la Serenissima, le imponenti navi hanno lasciato i turisti senza fiato. Ma con lo stupore  sono ripartite anche le prime polemiche.

Centinaia di aderenti al movimento “No Grandi Navi”  hanno fischiato e sfilato con cartelli che riportavano diversi slogan contro le navi da crociera: “Fuori le navi dalla laguna” e “No alla monocultura turistica”.

Ma Venezia ha invece anche la presenza di tutti coloro che invece si sono dimostrati davvero felici di rivedere le navi e i turisti. Quest’ultimi all’altezza di Riva degli Schiavoni hanno sfilato per il SI. La fazione pro navi, formata da una rappresentanza di operatori e lavoratori del Porto, sono stati salutati dalla MSC Orchestra.

La disputa tra le opposte fazioni non é stata certo pacifica. Ci sono state vicendevoli provocazioni che hanno richiesto l’intervento della polizia intervenuta con i mezzi acquatici. Nella notizia di oggi riportata sull’Ansa sono riportate anche alcune dichiarazioni: “Questa nave ci dà tanta speranza e fiducia – ha commentato Marco Gorin, uno dei 43 soci degli ormeggiatori – è stato un anno duro dal punto di vista lavorativo, ma di più dal punto di vista psicologico”.  

La voce dell’ opposta fazione No Grandi Navi: “Sulla finta contrapposizione tra navi e lavoro, il movimento sarà sempre dalla parte di chi perde il lavoro: non saremo mai dalla parte di chi difende questa monocultura che ha desertificato la città”.

Giornata difficile anche per chi invece deve muoversi per Venezia utilizzando il trasporto pubblico ovvero l’Actv, (l’azienda di trasporto pubblico lagunare). I residenti hanno colpevolizzato il servizio di non essere stato pronto a ricevere i primi turisti dopo la pandemia in quanto le limitazioni dei posti causate da distanziamento sociale, ha reso il servizio non in grado di assicurare il trasporto per i residenti. Da un lato i veneziani sono scontenti dell’impossibilità di imbarcarsi sul vaporetto per lavoro e delle lunghe file agli approdi, dall’altro i marinai sono costretti a fornire il massimo della capienza e respingere molti passeggeri. Una situazione difficile che ha portato da ieri ad oggi più di una persona a recarsi al pronto soccorso dell’Ospedale di Venezia, segnalando problemi di ansia e panico.

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