Ricevere una pec è un momento che genera un po’ di ansia per molti, soprattutto se si teme in una multa
Da gennaio 2018, però, le cose sono cambiate. Dalla Gazzetta Ufficiale è uscita la notizia: la notifica delle sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della Strada può avvenire in via prioritaria tramite posta elettronica certificata (PEC). Come vedremo, le conseguenze di questo cambiamento sono anche a favore dell’automobilista. La posta elettronica certificata sarà il canale preferito per la notifica delle violazioni del codice stradale.
Il requisito fondamentale, ovviamente, è che la persona sanzionata disponga di un indirizzo di posta elettronica certificato e valido.
In caso di irrogazione immediata della sanzione, l’ufficiale chiederà all’automobilista inadempiente se ha un indirizzo PEC valido dove poter denunciare la violazione non appena si verifica.
In altre situazioni, come nel caso di una controversia differita, le autorità utilizzeranno elenchi disponibili al pubblico per determinare la PEC dell’autore prima di avviare il normale processo di notifica tramite posta certificata: un identificatore nazionale del luogo di residenza digitale della persona. ed altri soggetti di diritto privato, per un cittadino; Iscrizione impresa Ini-Pec per aziende e professionisti; Indice della Pubblica Amministrazione (IPA) per funzionari e gestori di servizi pubblici.
Consultando gli elenchi ufficiali sarà sempre verificata l’esattezza dell’indirizzo comunicato dal trasgressore. In pratica, il messaggio di posta elettronica certificata avrà per oggetto un “atto amministrativo relativo a una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada” e sarà allegata copia dell’atto e dell’atto di notifica firmata digitalmente.
Una notifica di report si considera inviata quando viene generata una conferma di ricezione del messaggio PEC “consegna completata”: questo garantisce che il destinatario abbia ricevuto l’intero messaggio.
Cosa succede nei casi in cui la notifica tramite posta elettronica certificata non è possibile, ad esempio a causa di una casella di posta piena?
In questi casi sono possibili due scenari:
● Se la mancata consegna è correlata al destinatario (ad esempio una casella di posta piena o un abbonamento non pagato), una copia cartacea verrà inviata tramite posta certificata a spese del destinatario.
● se, invece, la mancata consegna è dovuta al mittente, verrà inviata una notifica cartacea con il pagamento da parte del destinatario.
Ovviamente chi è sprovvisto di PEC continuerà a ricevere le sanzioni, come di consueto, con avviso cartaceo, i cui costi saranno a carico del trasgressore destinatario della sanzione.
Ricordiamo che le pubbliche amministrazioni, i gestori di servizi pubblici, i professionisti che devono iscriversi ad albi ed elenchi, e le persone che devono iscriversi al registro di commercio sono tenuti ad essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata.
Benefici della notifica di una sanzione tramite posta certificata via e-mail
Pertanto, è sempre importante controllare la propria casella di posta certificata e assicurarsi che non sia piena, per multe e altri messaggi di valore legale.
Una notifica di posta elettronica certificata ha gli stessi effetti giuridici di una lettera certificata, e un indirizzo di posta elettronica certificata equivale a tutti gli effetti a un indirizzo postale, motivo per cui si è deciso di creare una residenza digitale per ogni cittadino.
Inoltre, se vieni informato della multa tramite e-mail registrata, risparmierai i costi di notifica, che devono essere pagati dal destinatario. Il vantaggio non è solo che i costi a volte superano i 20 euro.