Le emorroidi interne fanno parte del plesso emorroidario, cioè strutture anatomiche fisiologicamente presenti nel nostro corpo con una funzione ben specifica. Le emorroidi, infatti, sono dei piccoli rilievi situati nel canale anale e ricchi di vasi sanguigni.
Molti, spesso erroneamente, affermano di avere “emorroidi”
Si riferiscono infatti a quella che in medicina viene chiamata malattia emorroidaria, un disturbo piuttosto fastidioso e spesso doloroso, di cui, per vergogna, non ci piace parlare. Tuttavia, sia interne che esterne, le emorroidi gonfie sono una condizione molto comune. Colpisce almeno il 25% della popolazione adulta. Diamo quindi un’occhiata più da vicino a cosa sono e cosa sono le emorroidi interne, quali sono i sintomi e i trattamenti.
Cosa sono le emorroidi interne
Sono cuscinetti fibrosi e vascolarizzati (cioè ricchi di vasi sanguigni) situati tra la sottomucosa del canale anale e lo sfintere. La funzione, in sostanza, è quella di “chiudere” il canale anale, facilitando la ritenzione e l’evacuazione delle feci. Il canale anale è la parte terminale dell’intestino ed è diviso in due da quella che è nota come la “linea dentata”, una serie di pieghe di tessuto a forma di mezzaluna. Pertanto, la presenza di emorroidi interne corrisponde a strutture fisiologiche che si espandono e si contraggono per svolgere la loro funzione. Tuttavia, se l’espansione del plesso emorroidario è eccessiva, oltre alle cause, si parla di malattia emorroidaria, che differisce a seconda della zona interessata e della gravità.
Questo disturbo, infatti, può interessare sia le emorroidi interne che quelle esterne.
Di solito non notiamo le emorroidi, non ne abbiamo le idee chiare
Ma quando si infiammano, possono causare sintomi molto fastidiosi, spesso associati a dolore e/o bruciore (emorroidi esterne) e perdita di sangue (emorroidi emorragiche interne). Può anche formarsi un coagulo di sangue (trombo), causando gonfiore, infiammazione e dolore.
In particolare, le emorroidi interne di solito si presentano con sanguinamento rettale indolore (cioè sanguinamento dall’ano durante o dopo la defecazione), prolasso, fuoriuscita di muco e una sensazione di evacuazione incompleta. I trigger sono molti, da quelli infiammatori a quelli meccanici, metabolici o endocrini, come vedremo più avanti. Ma qual è la differenza tra emorroidi interne ed esterne? I primi non sono visibili, poiché si trovano nella parte interna dell’ano e sono ricoperti da una membrana mucosa; questi ultimi, invece, sono visibili intorno all’ano e sono ricoperti di pelle.