Le emissioni di gas serra del Belpaese sono in diminuzione

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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Negli ultimi 30 anni di emissioni di gas serra prodotte dall’Italia si sono ridotte del 19%. Il risultato é messo a paragone con i dati del trentennio 1961 al 1990. Il 2020 ha chiuso il decennio più caldo del Belpaese. Negli stessi anni è anche aumentata la quantità di anidride carbonica assorbita dalla foresta e dai suoli contribuendo a combattere i cambiamenti climatici

Nel nuovo rapporto dell’Ispra Tea-Transizione ecologica aperta é emerso che la riduzione delle emissioni è avvenuta  grazie alle diminuzioni dei grandi utilizzatori che hanno investito in nuove tecnologie più efficienti.

Sono diminuite le emissioni del 46% nell’industria manifatturiera e del 33% nelle industrie energetiche. A non essere ottimizzati invece i settori dei trasporti e degli edifici.

Dal report Ispra emerge: Dal 1985, le anomalie climatiche, rispetto al trentennio climatologico 1961-1990, sono state sempre positive, ad eccezione del 1991 e del 1996, e il 2020 ha chiuso il decennio più caldo di sempre, con anomalie medie annuali comprese tra +0,9 e +1,71°C. Anche la temperatura superficiale dei mari italiani negli ultimi 22 anni è stata sempre superiore alla media. Essenziale che gli sforzi sul clima siano globali. L’Italia si trova al centro del bacino del Mediterraneo, dove l’impatto dei cambiamenti climatici sarà presumibilmente più intenso e potenzialmente disastroso a causa dell’elevata vulnerabilità dell’area”, 

Il Belpaese a causa della sua forte urbanizzazione vede più di un terzo della popolazione concentrata in 14 città metropolitane in cui, rileva Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, si verifica il fenomeno dell’isola di calore urbano che ha come punti salienti la cementificazione, scarsità di aree verdi, utilizzo dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Tutto questo é la causa principale dell’incremento delle temperature dino a 4-5°C  nelle grandi città rispetto alle aree periferiche. Da Ispra si legge: “In generale quanto più grandi e compatte sono le città, tanto maggiore è l’intensità del fenomeno isola di calore”. 

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