Le Borse calano a metà giornata dopo un inizio interessante. Dal G20 affermano: “Non siamo ancora fuori pericolo”

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
economia

Oggi le borse hanno aperto praticamente invariate. Ma si ravvisa ora dopo ora un peggioramento. Speriamo in una ripresa prima della chiusura delle 17:35. è peggiorato. A Milano il Ftse Mib è sceso dello 0,95%: il saldo giornaliero è lo stesso del saldo settimanale. Nel resto d’Europa la situazione è peggiore a Londra (-1,08%) e a Madrid (-1,38%). A differenza di ieri, oggi la maggior parte delle banche è in forte calo. I titoli più scambiati di Ftse Mib sono Intesa Sanpaolo (-1,66%), Unicredit (-2,52%) ed Eni (-1,94%).

I mercati continuano a risentire della posizione presa ieri dalla Fed che vorrebbe aumentare i tassi fino al 2023. Il dollaro si è rafforzato, il rapporto euro/dollaro oggi è sceso sotto 1,19 centesimi, ma è salita al di sopra di questa soglia. La debolezza del dollaro questa settimana ha anche spinto al ribasso i prezzi delle materie prime, dall’oro al rame.

Dal G20 arrivano le dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco: “I rischi sono diventati più equilibrati, ma l’incertezza riguardo la tempistica e il percorso della ripresa globale rimane sostanziale. Non siamo ancora fuori dai guai. La continua incertezza dipende non solo dagli sviluppi sanitari, ma anche dalla difficoltà di valutare i cambiamenti che sono stati scatenati dalla pandemia. La  portata del danno economico che ha inflitto, nonostante il forte sostegno politico, diventerà più evidente man mano che queste misure saranno gradualmente eliminate. L’outlook globale, sebbene migliorato, è diseguale tra le regioni del mondo. Il fatto che la conferenza di oggi si svolga online ci ricorda che non siamo ancora fuori dal tunnel. Ridurre il sostegno delle politiche troppo presto potrebbe minacciare la ripresa, sarà fondamentale conservare la capacità del sistema finanziario di dare credito, senza compromettere la sua stabilità. Il rischio che si innalzino le insolvenze aziendali, una volta che le misure di sostegno sono ritirate, deve essere monitorato. L’economia globale è in ripresa: le ultime proiezioni dell’Ocse sulla crescita del Pil mondiale sono state riviste al rialzo sia per quest’anno che per il prossimo, grazie ai continui progressi nelle campagne di vaccinazione. La cooperazione tra Paesi e il coordinamento tra le autorità monetarie e fiscali hanno posto le basi per la ripresa, segnando un importante cambio di direzione. Secondo il Fmi, la contrazione economica globale registrata lo scorso anno sarebbe stata tre volte peggiore senza un sostegno politico così rapido e mondiale. Tuttavia, la Banca Mondiale ci avverte anche dell’onere sproporzionato che grava sui paesi più poveri e vulnerabili: la pandemia ha esacerbato l’insicurezza alimentare per milioni di persone”.

 

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