Le azioni Alphabet dopo il frazionamento azionario sono molto più appetibili

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
Azioni Alphabet Google

In un periodo di split e frazionamenti azionari, il titolo Alphabet è sul podio per le possibilità che offre agli investitori in cerca di valore e crescita.

Per gli investitori, si sa, il frazionamento azionario rende molto più accessibile partecipare alla vita azionaria di una società, soprattutto quando quest’ultima si chiama Google.  E tra l’altro, le azioni Alphabet (NASDAQ:GOOG) potrebbero essere incluse nel prestigioso Dow Jones Industrial Average.

Il 2022 è stato un anno molto complesso per i titoli tecnologici

Pensiamo ad esempio a Snap (NYSE:SNAP) e il crollo del 39% in un solo giorno a causa del deludente rapporto sugli utili. Quel crollo ha inevitabilmente inciso negativamente anche su altri titoli, tra cui Google, in una dinamica a d effetto domino.

Il frazionamento azionario

Il 15 luglio Alphabet ha operato una divisione delle azioni in rapporto 20 a 1, un po’ come hanno fatto anche altre società con grande capitalizzazione, vedi Amazon.

Con il frazionamento le azioni Google sono a livelli bassissimi, costando circa 113 dollari anzichè 2.255. Intanto il rapporto prezzo-utili di Alphabet a 12 mesi è abbastanza ragionevole a 19,52.

Sul perché molte aziend decidono di operare lo split o frazionamento azionario esistono varie teorie e si va da quelli che definiscono tale operazione un semplice “espediente finanziario” a quelli che credono nel fatto che lo split è semplicemente una “democratizzazione delle azioni”.

Il futuro delle azioni Alphabet

Esiste un potenziale catalizzatore che potrebbe inserire le azioni Alphabet in un gruppo d’élite, ovvero il Dow Jones Industrial Average. Probabilmente il prezzo elevato delle azioni Alphabet ha reso meno probabile l’inclusione della società nel Dow  Jones fino ad ora, forse anche per una sorta di paura di troppa influenza. Ma ora il problema sembra esser stato eliminato con il frazionamento e quindi probabilmente l’inserimento nel listino dei 30 è molto più verosimile.

Anche se non vi è alcuna garanzia che Alphabet si unirà al Dow Jones Industrial Average rimane pur sempre un’ottima occasione per Google e per gli investitori di massa, visti i prezzi in queste proporzioni.

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