Il decreto legge 19 del 2024, approvato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha introdotto numerose misure per migliorare la sicurezza sul lavoro e contrastare il lavoro irregolare. Tra le novità più significative, vi è l’aggravamento delle sanzioni e il rafforzamento dell’attività ispettiva.
La lista di conformità per le aziende virtuose
Una delle novità interessanti introdotte dal decreto è la lista di conformità presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Gli articoli dal 7 al 9 dell’art. 29 prevedono che le aziende che non commettono violazioni o irregolarità in materia di lavoro e legislazione sociale possano essere iscritte in questa lista. Questo comporta non essere sottoposti ad ulteriori verifiche ispettive per dodici mesi.
Restano escluse dalla lista le verifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, le richieste di intervento da parte di terzi e le attività di indagine disposte dalla Procura della Repubblica. In caso di violazioni successivamente accertate, l’INL provvederà alla cancellazione del datore di lavoro dalla lista.
Altre novità in materia di lavoro
Oltre alla lista di conformità, il decreto introduce altre importanti novità in materia di lavoro. Tra queste vi è il riconoscimento di benefici normativi e contributivi alle aziende che rispettano la regolarità contributiva, l’obbligo di garantire un trattamento economico adeguato al personale impiegato nell’appalto e nel distacco, e l’aumento delle sanzioni per il lavoro “nero”.
Incentivi per l’assunzione di lavoratori domestici e un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti sono altre misure introdotte dal decreto. Inoltre, sono previste sanzioni civili per omissioni o evasione contributive e l’efficientamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con l’assunzione di nuovi ispettori e il rinnovo degli incarichi.