Lavoro stagionale nel settore agricolo: cosa sapere per il 2023

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
Wall Street

Con la nuova disciplina 2023-2024 le prestazioni di lavoro subordinato occasionale nel settore agricolo hanno subito un aggiornamento del modello UNILAV 2023 per gli stagionali con voucher. Le prestazioni occasionali a tempo determinato presso le aziende agricole per attività stagionali (con una durata fino a 45 giorni all’anno per singolo lavoratore) prestate da soggetti (pensionati esclusi) senza contratti subordinati in agricoltura nei tre anni precedenti, dovranno adeguarsi a nuove regole con l’ attivazione delle procedure evidenziate nella nota 462/2023 del Ministero del Lavoro.

Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2023?

Tale norma prevede l’aggiornamento del modello UNILAV in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022, articolo 1, commi 342–354), inserendo nella tabella contratti il codice H.03.03 Prestazione agricola di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato. I datori di lavoro agricoli devono sceglierla per comunicare l’inizio, la modifica o la cessazione del rapporto di lavoro secondo le nuove disposizioni della Manovra.

Le disposizioni prevedono, infatti, anche l’obbligo di preventiva comunicazione al Centro per l’Impiego (CPI), in cui i 45 giorni massimi di servizio sono computati tenendo conto solo dei giorni stimati di lavoro effettivo, e non della durata del contratto,  che può durare anche fino a 12 mesi.

L’obiettivo del nuovo regolamento, ricorda la nota del ministro, è quello di aiutare le imprese agricole a trovare più facilmente manodopera per attività stagionali, garantendo sempre ai lavoratori tutte le tutele previste dal rapporto di lavoro. Da qui la limitazione delle nuove assunzioni ai soli lavori stagionali e la soglia massima di 45 giorni all’anno per ogni lavoratore.

Lavoro occasionale in agricoltura

Dal 1° gennaio 2023 è vietato quindi l’utilizzo Contratto di prestazione occasionale per le imprese operanti nel settore  agricolo, che potranno chiedere il rimborso delle somme già versate e non utilizzate. Per il biennio 2023-2024, invece, le forme semplificate di fruizione dei servizi di lavoro occasionale possono essere utilizzate una sola volta secondo quanto previsto dai commi 344-354 dell’articolo 1 della Legge n. 197/2022, mediante invio di una segnalazione  al centro per l’impiego competente prima dell’inizio del servizio.

Per quanto riguarda le innovazioni specifiche per il settore agricolo, gli orientamenti saranno forniti successivamente in un’apposita circolare INPS. Tutti i dettagli delle novità fin qui discusse si trovano nella circolare n. 6 del 19 gennaio 2023.

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