Il Ministro Orlando ha il punto sui licenziamenti, durante il G20. Occorre incentivare parità di genere occupazionale e proporre una valida riforma di ammortizzatori degli sociali. Solo così potremmo davvero ripartire e far rinascere l’economia del Belpaese
Da giovedì ieri, 24 giugno, sono già iniziati i lavori per definire il sistema di riforma dper gli ammortizzatori sociali discussi con tutti i Ministeri interessati, dopo il confronto con il MEF, con l’obiettivo di finire le valutazioni entro l’inizio di luglio. Lo dichiara il ministro Andrea Orlando, nel corso della conferenza stampa del G20 sul tema del lavoro.
Per quanto riguarda l’annuncio della cassa integrazione a fine giugno non ci sono novità, ne politiche o nemmeno tecniche: le disposizioni di legge non si toccano, ma Orlando si è detto ottimista sul fatto che gli strumenti attualmente disponibili possano essere integrati con altri. Occorrono sostegni validi per superare le difficoltà, tenendo conto dei diversi gradi di impatto della crisi nei diversi settori. I sindacati, invece, chiedono una proroga a fine ottobre dei licenziamento (per il 26 giugno sono previste infatti una serie di manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil).
Il Ministro Orlando ha inoltre affrontato il tema dell’occupazione femminile e della disuguaglianza di genere, con particolare riguardo al divario retributivo nel mercato del lavoro, esprimendo la volontà politica di continuare ad adeguare gli ammortizzatori sociali ai cambiamenti in atto per promuovere forme di lavoro come quello da remoto e con l’ausilio di piattaforme digitali.
Posti di lavoro per le donne più numerosi e pagati quanto gli uomini. È questo il principio sancito da una dichiarazione che vuole andare oltre l’obiettivo di ridurre il gap nella partecipazione al mercato del lavoro del 25 % entro il 2025 fissato a Brisbane nel 2014 dai leader del G20, per promuovere l’occupazione femminile con particolare attenzione alla qualità del lavoro.