Lavoro occasionale, occhio alle novità: ecco i nuovi tetti ai compensi

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi cartelle

(QuiFinanza.it) C’è un tetto massimo ai compensi per il lavoro occasionale accessorio? Come devono comportarsi i contribuenti per essere in regola ed evitare spiacevoli situazioni? Prima di rispondere a queste domande è necessario fare una premessa indispensabile: spiegare che cosa si intende per lavoro occasionale accessorio.

La finalità di questa particolare prestazione lavorativa è quella di regolamentare le prestazioni occasionali, che vengono definite accessorie. Questo tipo prestazione non deve essere riconducibile a contratti di lavoro, perché sono svolte in maniera saltuaria. Il committente – o datore di lavoro – può utilizzare il lavoro occasionale accessorio nella più completa e totale legalità, usufruendo della copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro.

Il prestatore ha la possibilità di integrare le proprie entrate grazie a queste prestazioni accessorie, i cui compensi sono esenti da ogni imposizione fiscale. Ma soprattutto non vanno ad incidere sullo status di disoccupato o inoccupato della singola persona.

Grazie al contratto di lavoro occasionale accessorio, le imprese, le associazioni, le fondazioni e le persone fisiche hanno la possibilità di accedere a questo tipo di prestazioni lavorative, purché rispettino i limiti economici e quantitativi previsti dall’articolo 54-bis del Decreto Legge n. 50/17. Attraverso la circolare n. 6 del 19 gennaio 2023, l’Inps ha provveduto a fornire alcune indicazioni sulle prestazioni derivanti dal lavoro occasionale accessorio. Vediamo quali sono.

Lavoro occasionale accessorio: i principi di legge

A disciplinare le prestazioni di lavoro occasionale accessorio ci ha pensato l’articolo 54-bis del Decreto Legge n. 50/2017, che è stato introdotto in sede di conversione della Legge n. 96/2017. Questa norma ha provveduto ad attribuire all’Inps la gestione delle operazioni di registrazione di quanti stanno utilizzando e dei soggetti che stanno prestando del lavoro occasionale. La norma, inoltre, ha anche stabilito che le comunicazioni dei rapporti di lavoro devono essere effettuate attraverso un’apposita piattaforma informatica. In datori di lavoro hanno la possibilità di acquistare le prestazioni di lavoro occasionale accessorie attraverso due diverse modalità di utilizzo:

  • il Libretto di Famiglia;
  • il Contratto di prestazione occasionale.

Il Libretto di Famiglia può essere utilizzato


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