(Money.it) In Italia ci saranno sempre meno occupabili, mentre gli stipendi continuano ad essere stagnanti e bassi. A dare questa fotografia non lusinghiera del nostro Paese è l’ultima ricerca realizzata dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil, “L’Italia tra questione demografica, occupazionale e migratoria”, secondo cui nei prossimi anni la popolazione in età da lavoro sarà sempre più bassa e rischia di essere sottopagata.
Nel frattempo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella arriva un forte monito contro il lavoro precario, che l’inquilino del Quirinale considera un vero e proprio “sistema, che stride con la crescita”. Per questo invita la politica tutta ad intervenire per cambiare la situazione in essere.
La drastica riduzione degli occupabili
Secondo la ricerca della Cgil nel 2043 la popolazione in età da lavoro (15-64 anni) sarà inferiore di 6,9 milioni di persone rispetto ad oggi, e salirà il numero degli anziani di 4,8 milioni. Per contrastare almeno parzialmente questo fenomeno, l’attuale saldo migratorio dovrebbe aumentare di almeno 150 mila persone all’anno.
“Un calo insostenibile
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