Sta per iniziare con l’apertura di Raffaele Fitto, presidente dei deputati Ecr al Parlamento europeo, presso il Centro Congressi Cavour di Roma, organizzata dal ECR – Gruppo dei Conservatori Europei, l’evento dedicato al “Terzo settore, motore di sviluppo per l’Europa. Il convegno è realizzato con il supporto organizzativo di Asi. Intanto Giorgia Meloni parla oggi di Salario Minimo
Per questo evento saranno numerosi gli speaker provenienti da diverse nazioni europee, tra cui Italia, Polonia, Romania, Lettonia. A prendere la parola inoltre esponenti di forze politiche e orientamenti associativi e culturali diversi che dibatteranno venerdì e sabato “per trovare punti in comune sulle maggiori sfide e opportunità del terzo settore europeo“. Si attende anche domani l’intervento del ministro del lavoro Orlando con un focus sulle radici sociali e culturali del terzo settore.
Presenti all’evento Gianni Alemanno (coordinatore di Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane), Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà), Stefano Zamagni (presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali), Vanessa Pallucchi portavoce del Forum del Terzo Settore e l’ex presidente dell’Arci Giampiero Rasimelli ed interverranno, oltre ai nomi citati, anche il direttore del Forum del Terzo Settore, Maurizio Mumolo, e il direttore del competente del ministero del Lavoro, Alessandro Lombardi.
Il senatore Claudio Barbaro, presidente di Asi, (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) aprirà una tavola rotonda con i rappresentanti delle Acli, del Movimento Cristiano del Lavoratori, della Uisp, dell’Asurer, dell’Opes, dell’Anpas, del Modavi, di Ciao Lab e dei Gre, tutte sigle operanti nel terzo settore.
In Italia ma stavolta a Rapallo ( incontro dei Giovani Imprenditori) si affronta un altro importante tema del mondo del lavoro: si parla di “Salario Minimo” ed interviene Giorgia Meloni: “Il dibattito sul salario minimo è uno specchietto per le allodole, si parla di uno scenario anni luce distanze dalla realtà. Il problema sono i lavoratori esclusi dalle tutele, il lavoro nero incentivato dall’idiozia del reddito di cittadinanza, il gap di disoccupazione femminile pesantissimo, che non si affronta con gli slogan. L’instabilità della politica italiana è uno dei nostri enormi problemi. Questo è un tema su cui incide anche la legge elettorale, ma soprattutto le riforme: io penso che la Repubblica parlamentare non vada più bene per gestire la fase che viviamo. Se si riformasse la legge elettorale, il rischio è che si vada verso un sistema di proporzionale che è la madre di tutte le instabilità. A me va bene qualsiasi schema maggioritario, qualsiasi schema che garantisce la certezza di avere un maggioranza, ma se ci fosse una riforma il rischio è che si andrebbe in un senso diametralmente opposto”.