La nuova Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una regola che impedisce di cumulare il reddito da lavoro dipendente con quello derivante dall’APE Sociale, ad eccezione di lavori autonomi occasionali entro il limite di 5mila euro lordi annui. Tuttavia, la circolare INPS 35/2024 specifica che questa norma si applica solo a chi ha ottenuto la certificazione nel 2024.
Per chi ha fatto richiesta di APE Sociale nel settembre 2023, la precedente regolamentazione è ancora in vigore. Ciò significa che può cumulare un reddito da lavoro dipendente fino a 8mila euro lordi l’anno o da lavoro autonomo fino a 4mila 800 euro, senza perdere il beneficio.
Un esempio pratico
Se un contratto di lavoro dipendente rientra nei limiti stabiliti, si può accettare tranquillamente senza timori di compromettere la propria pensione integrativa. Se, al contrario, il reddito previsto dovesse superare i 8mila euro annui, si perderà il diritto all’APE Sociale e l’INPS provvederà a recuperare le mensilità già percepite nel corso del 2024.
È importante, quindi, tener presente i limiti di reddito previsti dalla legge per evitare problemi futuri e godere appieno dei diritti pensionistici. In un momento di incertezza come quello attuale, è fondamentale essere ben informati e aggiornati sui propri diritti e doveri previdenziali. L’INPS, con le sue circolari e comunicazioni, fornisce tutte le indicazioni necessarie per orientarsi al meglio in materia di pensioni e prestazioni sociali.