L’autismo incontra la realtà virtuale

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Il progetto che vede la gestione dello stress in bimbi autistici grazie alla realtà virtuale arriva da Flavia Marino, psicologa dell’Istituto Irib Cnr di Messina

A descrivere il progetto è Flavia Marino, psicologa dell’Istituto Irib Cnr di Messina, che ha indagato sull’impiego della Realtà virtuale all’interno del Centro, per i genitori dei ragazzi con condizione autistica. La ricercatrice afferma: “La condizione autistica mette a dura prova, non solo le dinamiche relazionali affettive del contesto familiare ma, al contempo, genera una serie di sfide difficili da gestire per i genitori, nella loro quotidianità, per questo con l’aiuto della Realtà Virtuale abbiamo creato un percorso per aiutarli a gestire le emozioni. Negli ultimi anni  la Realtà Virtuale ha assunto un ruolo importante negli ambulatori di intervento psicologico per incrementare l’effetto dei protocolli tradizionali, facilitando l’esposizione graduale a stimoli che registrano stress, ansia o emozioni spiacevoli in generale. IRIB-CNR di Messina è uno dei pochi centri in Italia che ha a disposizione questa tecnologia integrata a biosensori che registrano i cambiamenti legati alle emozioni sul corpo”. 

Gli studiosi sono in attesa di partire con una nuova sperimentazione clinica su un gruppo di genitori di bambini con condizione autistica, per dimostrare gli effetti benefici di questa innovativa tecnologia. Antonio Cerasa, ricercatore dell’Irib Cnr nel campo delle Neuroscienze Traslazionali, afferma: “Aumentare le nostre capacità percettive tramite le tecniche di mindfulness e la potenza degli stimoli virtuali permette alla mente umana di creare nuove tracce neuronali utili per regolare le emozioni spiacevoli”. 

L’obiettivo dello studio è applicare le tecniche psicologiche che orientano la focalizzazione dell’attenzione sul momento presente (mindfulness) evitando che i pensieri ed emozioni spiacevoli siano invasivi. Queste tecniche saranno potenziate da percorsi virtuali che i genitori faranno attraverso visori di ultima generazione.

Alla voce dei ricercatori si aggiunge anche quella di Giovanni Pioggia, responsabile della sede IRIB-CNR di Messina, che afferma che: “L’unicità del progetto rispetto ad altre tipologie di intervento che sono presenti nel panorama sanitario. IRIB-CNR si propone di attivare un nuovo servizio per i genitori dei bambini con autismo, grazie all’applicazione di nuove tecnologie provenienti da settori innovativi delle neuroscienze e robotica per il benessere e la salute mentale. I percorsi psicologici collegati alle applicazioni tecnologiche di questa ricerca sono originali e frutto del lavoro dei ricercatori e degli informatici del Centro Irib di Messina”.

 

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