Non è una promessa ma Laura Castelli, viceministra dell’Economia, si sta interessando della tematica e sta effettuando un lavoro costante e dettagliato sul tema cartelle esattoriali
Il 2 agosto 2021 è il termine per i contribuenti per versare in un’unica soluzione 16 rate di cartelle esattoriali sospese. Un numero davvero alto che non sarà facile da gestire. Oggi una nota di Adnkronos riporta le parole della viceministra dell’Economia, Laura Castelli che è intervenuta in un webinar promosso del Sole 24 Ore dal titolo “Quale fisco per il futuro”
“Il governo sta ragionando per ammorbidire un numero alto, come quello di cui stiamo parlando, di rate che evidentemente si accatastano e che stiamo ragionando di diluire un po’ di più. Nessuna promessa ma c’è un lavoro costante e dettagliato su questo.”
Anche sulla scadenza del 30 giugno dei pagamenti per le partite Iva, e le richieste che arrivano da più parti di un rinvio, “c’è una riflessione”. “Stiamo valutando quanto può essere possibile questa cosa; stiamo parlando di una scadenza molto vicina quindi la celerità è d’oro, sarà complicato però ne stiamo discutendo” afferma la viceministra dell’Economia. “Quando le difficoltà sono tante bisogna tirare le somme” spiega. E gli effetti di un eventuale rinvio dei versamenti dell’imposta sul valore aggiunto “oggettivamente sono più pesanti perché sono entrate più corpose”.
Dalla pagina del Sole 24 ore si leggono altre dichiarazione della Castelli anche sull’ Evasione fiscale definita “Una malattia non solo italiana”. Il viceministro rispondendo alle domande del direttore Tamburini dice:
“Numeri positivi sull’evasione. È una malattia non solo italiana e che sempre di più si mischia con distorsioni fiscali anche europee e mondiali. Non è solo una malattia italiana. Lavoriamo in collaborazione con la Guardia di finanza, in questi anni sono stati fatti passi in avanti. Il contribuente solidale che paga le tasse ha delle semplificazioni. La cifra dell’evasione, però, è gigantesca. Sappiamo della richiesta dei commercialisti, più la scadenza si allunga e più tardi le aziende riceveranno le risorse. Il 30 settembre non è una data impossibile. Io penso che si possa trovare una via di mezzo, ma resta importante dare queste risorse il prima possibile”.