L’assegno unico universale (Auu) per i figli: come funziona

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Wall Street

UN  SOTEGNO ALLE FAMIGLI CON FIGLI: L’assegno unico universale (AUU) reso attuale da un decreto legislativo del 2021 a decorrere dal 1° marzo 2022

AUU viene versato alle famiglie attraverso una procedura semplificata ed innovativa. Per ottenerlo la domanda per l’assegno può essere presentata sul sito dell‘Inps, oppure tramite patronato o contact center. Per le domande presentate entro il 30 giugno 2022 saranno pagati gli assegni a partire da marzo. Non è necessario avere un Isee al momento della domanda, in assenza di tale indicatore, o in presenza di un Isee superiore ai 40mila euro, l’assegno è corrisposto comunque, ma calcolato all’importo minimo previsto dalla norma. I percettori di reddito di cittadinanza  non devono presentare domanda, ma sarà loro riconosciuto d’ufficio l’assegno da Inps.

Dal sito INPS si legge: “La procedura per consentire agli utenti di fare domanda di AUU  è stata progettata tenendo conto della vastità ed eterogeneità della platea dei potenziali richiedenti (circa 7 milioni, secondo le stime del governo). E’ quindi una procedura estremamente semplice, intuitiva, usabile, che permette di presentare la domanda fornendo pochissimi dati (nella maggior parte dei casi solo il codice fiscale dei figli e dell’altro genitore, se presente, e le modalità di pagamento scelte), selezionare pochi flag (che attestano il possesso di uno dei requisiti previsti dalla norma o permettono una scelta tra diverse soluzioni) e terminare la compilazione delle pagine on line e inviare la domanda in pochissimi minuti. L’utente accede alla procedura con Spid: troverà quindi precompilati nella prima pagina (dopo la home page che presenta i vari applicativi che permettono la domanda e la sua gestione) i suoi dati anagrafici. Deve quindi inserire i dati dei figli, un figlio alla volta. Le pagine da compilare sono al massimo 3, sono navigabili, e l’utente può sempre tornare in una precedente per modificare i dati già inseriti. Nella prima pagina vanno inseriti il codice fiscale del figlio e dell’altro genitore, va indicato se il figlio è disabile e selezionate alcune opzioni riguardanti il nucleo familiare. Vanno poi scelte le modalità di ripartizione dell’assegno (100% al richiedente, o ripartito al 50% tra i genitori), e flaggate le dichiarazioni circa il possesso dei requisiti per il diritto alle maggiorazioni previste dalla norma. Nella seconda pagina vanno inserite le modalità di pagamento, che possono essere un iban, un bonifico domiciliato presso uno sportello postale, una carta prepagata con iban, un libretto postale, ed anche un conto corrente estero (area Sepa). In accordo con l’altro genitore, il richiedente, anche in caso di ripartizione al 50%, può inserire le coordinate bancarie dell’altro genitore. Tutte le coordinate fornite saranno sottoposte a prova di titolarità al momento del pagamento. Le scelte sulla ripartizione e le modalità di pagamento possono essere modificate anche in un momento successivo alla presentazione della domanda e anche dopo i primi pagamenti”.

 

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