L’antiriciclaggio non perdona: Roma lasciata a bocca asciutta, la nuova sede sarà a Francoforte

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
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Nella gara tra nove città candidate per ospitare la sede dell’Autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA), Roma è stata sconfitta da Francoforte. La decisione è stata presa ieri in seguito a votazione congiunta delle delegazioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE.

La vittoria tedesca

La città tedesca è stata favorita per il suo peso politico e per l’impegno del governo tedesco che ha già riservato tre possibili edifici per l’Amla. Francoforte è già sede della Bce e dell‘autorità europea di vigilanza assicurativa (Eiopa), il che ha contribuito alla sua scelta come sede dell’Amla.

La proposta italiana

La delegazione italiana, guidata dal sindaco di Roma, aveva proposto una sede dedicata esclusivamente all’Amla all’Eur. Tuttavia, non è stata sufficiente per battere la concorrenza di Francoforte.

Le funzioni dell’Amla

L’Amla avrà poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti ad alto rischio nel settore finanziario al fine di rafforzare il quadro di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. L’Autorità svolgerà un ruolo di sostegno nei settori non finanziari e coordinerà le unità di informazione finanziaria negli Stati membri.

Le polemiche e le critiche

La sconfitta di Roma nella corsa per la sede dell’Amla si aggiunge a quella del 2017 quando Milano perse la possibilità di ospitare l’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali.

In conclusione, la scelta di Francoforte come sede dell’Amla rappresenta una sconfitta per Roma ma allo stesso tempo garantisce un’efficace lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo a livello europeo.

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