L’aliquota di rivalutazione si applica all’intero importo della pensione

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
L’aliquota di rivalutazione si applica all’intero importo della pensione

Come si effettua la rivalutazione della pensione nel 2023? Cosa accade se di percepiscono pochi euro in più del lordo rispetto una determinata fascia?

Occorre fare chiarezza sul calcolo dell’aggiornamento delle pensioni ? Il calcolo viene in  fino all’importo 4 volte il minimo si applica il 7,3% e per la parte eccedente si applica 85% e per la parte eccedente il 53% del 7,30%.  Se l’importo della pensione lorda ricade tra 5 e 6 volte il minimo si applica direttamente il 53%. La rivalutazione delle pensioni 2023 non è progressiva, nel senso che non si applicano le aliquote solo alla parte di reddito eccedente il precedente scaglione, ma cumulativamente all’intera pensione.

L’aliquota di rivalutazione si applica all’intero importo della pensione percepita e non con un sistema progressivo, simile a quello IRPEF.

Tale regola è spiegata nella Legge di Bilancio (comma 309 legge 197/2022), che esplicita chiaramente l’applicazione dell’aumento per scaglione “con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi”.  Dunque, chi “sfora” anche di poco e ricade nella fascia successiva, applica sull’intero assegno la relativa aliquota tramite cui il Governo ha stabilito di applicare l’indice di perequazione 2023 pari al 7,3%. Attendendo  l’entrata in vigore della Manovra 2023,  l’INPS ha già applicato la rivalutazione al 100% alle pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (2.101,52 euro), mentre le altre pensioni ricadenti nelle nuove fasce di rivalutazione, non subiranno modifiche fino alla “prima rata utile al momento di approvazione della norma indicata”.

Cosa accade alle pensioni minime?

Il minimo di pensione nel 2023 sale a 563,73 euro e, di conseguenza, le pensioni fino a quattro volte il minimo sono quelle fino a 2.254 euro euro lordi al mese, per le quali la rivalutazione è al 100% (sempre in riferimento all’indice del 7,3%). La rivalutazione pensioni dei trattamenti oltre quattro volte il minimo è parziale (nel senso che le percentuali di indicizzazione sono più basse di quelle applicate nel 2022), quindi non è da escludere l’ipotesi di restare nello scaglione più basso.

 

 

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