A giugno, l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ha avviato un’indagine approfondita nella prevista fusione da 20 miliardi di dollari tra Adobe e Figma. L’organizzazione ha pubblicato i suoi risultati e, beh, non dipingono un quadro roseo. L’indagine ha incaricato esperti indipendenti di farlo decidere se procedere o meno alla fusione ridurrebbe la concorrenza nello spazio di progettazione e i risultati suggeriscono che, in effetti, farà proprio questo.
Va notato però che questi sono risultati provvisori. Detto questo, il messaggio della CMA è chiaro. Il gruppo afferma che la fusione “eliminerà la concorrenza tra i due principali concorrenti”, il che è abbastanza ovvio data la posizione di Figma e Adobe nel settore. I risultati affermano inoltre che l’accordo “ridurrebbe l’innovazione” e lo sviluppo di prodotti concorrenti. Infine, “rimuoverà Figma come minaccia” anche per quanto riguarda le suite software di punta di Adobe come Photoshop e Illustrator.
Figma è un gigante nel settore del design nel Regno Unito, rappresentando l’80% del mercato. Costituisce anche una parte importante del settore dello sviluppo di app da 19,4 miliardi di dollari del paese. Senza la fusione, suggerisce la CMA, Figma continuerebbe a sviluppare o espandere prodotti che sfidano Adobe. Ciò scompare una volta effettuata la fusione perché, sai, perché sfidare te stesso?
L’indagine conclude che la fusione eliminerebbe la concorrenza tra questi due principali attori in più campi, tra cui il design del prodotto, l’editing di immagini e l’illustrazione. Questi settori rappresentano 60 miliardi di dollari di entrate annuali in tutto il Regno Unito, pari a quasi il 3% dell’economia nazionale, con 850.000 lavoratori qualificati nei settori interessati. Un altro intento dell’indagine era quello di scoprire se la fusione avrebbe potuto danneggiare l’economia del Regno Unito e ha concluso che molto probabilmente lo farà.
Ancora una volta, questi sono risultati provvisori e la CMA deve ancora consultare i dati per raggiungere una decisione finale se consentirà o meno la vendita. Prevede di prendersi del tempo per “ascoltare eventuali ulteriori opinioni”, probabilmente riferendosi ad Adobe. A tal fine, Adobe sostiene che l’acquisto di Figma rafforzerebbe entrambe le società, affermando che le app Creative Cloud otterrebbero alcune delle funzionalità collaborative di Figma e viceversa. La società afferma di essere “profondamente impegnata” a mantenere Figma un’entità indipendente e che non ha intenzione di modificare i prezzi, incluso il livello gratuito di Figma.
Se l’accordo verrà approvato dal Regno Unito, cosa che sembra più improbabile con questo rapporto, Adobe ha ancora altre battaglie da combattere prima che questa fusione venga ufficialmente completata. L’acquisizione è ancora oggetto di un’indagine da parte degli Stati Uniti, e il L’UE ha lanciato il suo terribile avvertimento.
Questo sarebbe l’acquisto più grande mai effettuato da Adobe nei suoi 41 anni di storia. Figma, d’altra parte, è relativamente nuovo sul mercato, essendo uscito nel 2012.