La zona gialla potrebbe tornare ancora: le nuove regole

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
italia e covid

La zona gialla potrebbe tornare ancora e si parte dalla Sicilia, dove si saranno ancora mascherine all’aperto ma non dovrebbe esserci il coprifuoco

La Sicilia sarà in zona gialla da lunedì 30 agosto, quando il green pass diventa obbligatorio per usufruire dei trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e navi). Il ministro Speranza: “Conferma che il virus non è ancora sconfitto”.

Roberto Speranza. afferma infatti “Ho appena firmato una nuova ordinanza che porta la Sicilia in zona gialla. È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi. La ‘zona gialla’ in Sicilia, decisa dal ministro per la Salute, che ho sentito poco fa al telefono, non coglie di sorpresa alcuno. E il risultato di un’Isola che negli ultimi mesi, da un lato, ha subìto la intensa propaganda contro il vaccino, dall’altro lato è stata meta di milioni di turisti. Per la fortuna dei nostri operatori, aggiungo”.

Il passaggio in zona gialla determina in particolare l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Non c’è coprifuoco. Si può entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo.

Rispetto alla zona bianca, non cambiano le funzioni del green pass per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi.la certificazione consentirà ad esempio l’accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi.

All’aperto, tutti potranno accedere ai servizi. Il green pass è indispensabile per utilizzare piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere.

Come stabilisce l’ultimo decreto covid, negli impianti sportivi  di una regione in zona gialla “la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso”.

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