Il vino italiano è conosciuto in tutto il mondo ma secondo Coldiretti ha bisogno di essere comunicato meglio e di più
Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura afferma: “L’iniziativa merita sicuramente una valutazione molto positiva, avere scelto il vino ha una motivazione molto precisa perché merita tutta questa attenzione. La viticoltura italiana è presente in tutte le regioni, è tra le poche coltivazioni che è presente dappertutto, ed è un dato che ci deve far ragionare. C’è una storia, una cultura e i successi di questi anni non sono arrivati per caso. E’ un settore però che lavora in maniera oscura, tutti parlano di vino anche in maniera impropria, e bisogna parlare di vino in maniera più attenta perché continuare a proporre al pubblico, ai ristoratori, questo prodotto come elitario non ha fatto bene al settore. Va consumato sempre e comunque ma una maggiore divulgazione penso sia molto utile e faccia bene. Noi dobbiamo far capire alle aziende quali sono gli orientamenti delle nuove generazioni, perché che come dimostra un recente studio Censis i giovani bevono di più, in maniera oculata e con una ricerca della qualità. Divulgare meglio, con un canale tematico specifico, competente ed equilibrato penso sia molto utile”.
Scopriamo i dati del settore del vino italiano secondo ISTAT:
Il valore della produzione di vino 2020 è di 3.9 miliardi di euro, in calo del 3.4% sul 2019 e del 15.6% rispetto al valore record (storico) di 4.6 miliardi del 2018, frutto della vendemmia record di oltre 54 milioni di ettolitri. La distanza dal picco del 2018 è particolarmente pronunciata al sud (-22%) e meno marcata al nord (11-12%). Ciò è dovuto al minor contributo di Sicilia (-31%) e Puglia (-24%). Secondo ISTAT nelle regioni del nord il calo è abbastanza omogeneo tra le regioni, con il Veneto a -10% rispetto al 2018 e Piemonte e Lombardia giù dell’11%.
Nell’arco degli ultimi 10 anni sono molto positivi i dati del Veneto (+7% annuo) e dell’Emilia Romagna (+6.6%) al nord, mentre al centro-sud vanno sottolineati (tra le regioni più rilevanti) i dati positivi di Abruzzo e Puglia (+8%). In termini di “rilevanza” della produzione di vino sulla produzione agricola, i dati più elevati sono quelli del Friuli Venezia Giulia (34%), del Veneto (27%) e della Toscana (24%).