Si contano per il momento 34 morti per l’inondazione che ha colpito il Brasile in particolare Petropolis nella zona di Rio
I cambiamenti climatici stanno cambiando l’intero globo e soprattutto il Brasile e l’India. L’ennesima inondazione ha colpito la Regiao Serrana, ovveor la regione montuosa di Rio de Janeiro, in cui hanno perso la vita almeno 34 persone. Vi è ancora un numero imprecisato di di dispersi. Colpita duramente Petropolis, la cittàsi trova a solo un’ora d’auto dalla capitale. A commentare la notizia il segretario alla Protezione civile di Petropolis, Gil Kempers, il colonnello dei vigili del fuoco, Leandro Monteiro, e collegato da Mosca il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, in viaggio diplomatico che ha detto: “Ho fatto diverse telefonate ai ministri Rogerio Marinho (Sviluppo regioale) e Paulo Guedes (Economia) per un’assistenza immediata alle vittime. Ho anche parlato con il governatore di Rio, Claudio Castro, che si trova nella regione colpita. Torno in Brasile venerdì e, anche se lontano, rimaniamo impegnati ad aiutare il prossimo. Dio consoli le famiglie delle vittime
Morro da Oficina è uno dei punti più critici in cui una valanga di sassi e fango ha distrutto diverse abitazioni. In cinque ore sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia, più del previsto per tutto febbraio. Sempre più inondazioni colpiscono il territorio non è infatti la prima volta che la zona viene duramente colpita dal maltempo. Era l’anno 2011 quando frane e allagamenti provocarono circa 900 morti a Petropolis e in altre città dell’area. Anche altre zone del brasile in grave pericolo: a gennaio forti piogge hanno colpito gli Stati di Minas Gerais, San Paolo ed Espirito Santo. Una delle zone più impervie a causa dei cambiamenti del clima è proprio la regione sud-orientale con un bilancio di alcune decine di morti. Il mondo è in grave pericolo a causa dello sfruttamento incontrastato della natura, occorre fare di più.