La tecnologia multi-device per l’apprendimento della lingua

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
Wall Street

L’utilizzo di diversi canali contribuisce all’apprendimento della lingua madre ma anche delle lingue straniere non solo nella prima infanzia ma anche in fase di trasferimento e per i fenomeni immigratori

Il tema é tornato alla ribalta durante la Giornata Internazionale della Lingua Madre organizzata dall’UNESCO eppure molti linguisti e docenti riaffermano l’importanza dell’utilizzo di diversi Device per “imparare a parlare”.

Per imparare una lingua in breve tempo occorre considerare una buona strategia che possa  includere i media tradizionali, quali la radio e la televisione, come canali di insegnamento e di apprendimento in un contesto multilingue e di discutere le azioni necessarie da intraprendere per garantire la progettazione e l’implementazione di tecnologie abilitate.

Soprattutto per gli adolescenti immigrati, ma anche per la prima infanzia, occorre formare i docenti per l’insegnamento delle lingue e  occorre rafforzare il  ruolo dei docenti nella promozione dell’insegnamento e dell’apprendimento multilingue di qualità e la riflessione in merito alle tecnologie e al loro potenziale a supporto del loro lavoro. Occorre sensibilizzare sul tema soprattutto i Ministeri dell’Istruzione, in quanto promotori del cambiamento tanto auspicato e dell’attuazione e della gestione di programmi educativi, oltre a esponenti di Organizzazioni Non Governative e di Fondazioni.

I principali beneficiari dei risultati ottenuti saranno insegnanti, educatori e tutti coloro che hanno intenzione di supportarne e sostenerne la formazione.

La non corretta strategia di apprendimento delle lingue potrebbe condurre ad una trasformazione non controllata delle stesse, contaminazioni a volte che penalizzano proprio i più giovani. Il fenomeno é stato ben analizzato da John McWhorter, professore di linguistica alla Columbia University specializzato nelle trasformazioni delle lingue e nelle differenze tra le lingue parlate da diverse popolazioni.

L’esperto ha infatti  spiegato sull’Atlantic come i recenti fenomeni di migrazione delle persone stiano influenzando le regole grammaticali delle lingue parlate nei paesi di destinazione dei migranti, soprattutto in quelli europei. Secondo  McWhorter stanno infatti  nascendo nuovi dialetti, soprattutto nelle aree urbane: questa tendenza è dovuta all’aumento degli immigrati di seconda generazione e in un certo senso va in controtendenza rispetto allo scomparire delle lingue. La conseguenza è si stanno sviluppando nuovi modi di parlare. L’utilizzo attivo di nuovi canali e mezzi tecnologici tanto interiorizzato dai giovani potrebbe consentire una veicolazione corretta della lingua e un suo rapido e corretto apprendimento in controtendenza al fenomeno di estinzione delle stesse.

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