(Money.it) Il settore energetico continua a essere protagonista assoluto dell’economia globale: la rivoluzione è in corso, tra le spinte alla diversificazione dal gas russo fino alla necessità di accelerare la transizione energetica.
Cosa sta davvero cambiando nell’approvvigionamento dell’energia, negli stock e nei flussi mondiali, nella combustione di idrocarburi, nonché nei dati sulla produzione di energia e persino sui prezzi dei metalli critici per il transizione energetica, come il cobalto e il litio? La risposta in 5 punti chiave secondo l’elaborazione di analisti e strateghi.
1. Domanda di energia in crescita nei paesi non OCSE
Il consumo globale di energia primaria ha raggiunto il massimo storico lo scorso anno, superando i 600 exajoule. Questo è il doppio del consumo mondiale di energia nel 1985, e quattro volte il livello nel 1965, quando iniziano i dati della Statistical Review of World Energy, pubblicata dalla major petrolifera BP.
La domanda mondiale di energia è in aumento, ma in modo difforme tra le diverse economie del mondo. Per le economie ad alto e medio reddito dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, il consumo di energia primaria ha raggiunto il picco 15 anni fa, per coincidenza lo stesso anno in cui la domanda nel resto del mondo ha superato quella dell’OCSE.
La domanda nei paesi OCSE è infatti diminuita del 3,4% in termini assoluti dal 2007, mentre è cresciuta quasi senza sosta nel resto del mondo nello stesso periodo.
In termini relativi, il ruolo dell’OCSE nella domanda globale di energia continua a diminuire, anche se lentamente. Nel 2007 era responsabile di poco meno della metà del consumo totale di energia; oggi è inferiore al 39%. Le domande critiche per il futuro dell’energia sono quanto tale domanda può diminuire nel lungo periodo e quanto velocemente i paesi non OCSE possono raggiungere il proprio picco collettivo.
2. Il petrolio è re. E il carbone e il gas?
Anche la domanda globale di combustibili fossili è ai massimi storici e carbone e gas singolarmente sono entrambi richiesti a livelli record. E il petrolio è, per un aspetto, il re dei combustibili fossili: era l’energia fossile più consumata nel 1965 ed è stata la più consumata quasi 70 anni dopo nel 2022.
Tuttavia, lo status reale dipende dall’intervallo di tempo preso in considerazione. Se si guarda alla crescita del consumo di questi combu
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