Le pantofole con pelliccetta nera intonata ai calzini di Ilary Blasi, la felpa rosa salmone di Chiara Ferragni , i “task pants” (come quelli “cool” chiamano i pantaloni simil-tuta) della regina della moda Anne Wintour, il rito sociale dell’aperitivo anticipato all’ora della merenda o addirittura sostituito con la colazione al bar. Non siamo ancora al “sono già le 10 devo fare pranzo” della gag dell’attore comico Paolo Camilli che su Facebook inscena una telefonata a un ristorante dove prenota “la cena alle 17 e l’aperitivo alle 16”.
Ma coprifuochi e regole varie anti Covid dell’Italia multicolor giallo-arancione-rosso, infliggendo un indubbio colpo alla socialità stanno però stimolando nuovi business italici, concentrati soprattutto sull’homewear o loungewear che dir si voglia e estri personali all’adattamento, con innesti convivial-creativi come il compleanno con invitati a turno appena messo in scena dalla scrittrice Lia Levi.
Per i
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