La relazione che esiste tra celiachia e indice glicemico

Di Barbara Molisano 5 minuti di lettura
celiachia e glicemia

Qual è la relazione tra celiachia e indice glicemico? Per prima cosa, cerchiamo di scoprire qual è l’indice glicemico e quali abitudini seguire a tavola per mantenerlo basso.

Cosa è l’indice glicemico?

L’indice glicemico, spesso indicato come GI, è un parametro che indica la velocità e la capacità con cui un alimento aumenta i livelli di zucchero nel sangue. In pratica, quando viene ingerito un ingrediente ricco di carboidrati, i livelli di glucosio aumentano man mano che gli zuccheri e gli amidi in esso contenuti vengono assorbiti.

Pertanto, l’indice glicemico classifica ogni alimento in base alla sua capacità di influenzare i picchi di zucchero nel sangue.

Svantaggi di seguire una dieta senza glutine

Alcune ricerche suggeriscono che seguire una dieta priva di glutine presenta notevoli inconvenienti.
Ad esempio, i cereali trasformati senza glutine (come pane, cereali e cracker) sono in genere più bassi in:

fibra
ferro da stiro
zinco
potassio
mentre hanno un contenuto maggiore di grassi e carboidrati.

Uno studio ha scoperto che coloro che seguono una dieta priva di glutine generalmente mangiano più grassi e carboidrati rispetto ai gruppi di controllo. Pertanto, una dieta priva di glutine può aumentare il rischio di alcune carenze nutrizionali, in particolare vitamine del gruppo B, ferro e minerali.

Inoltre, i prodotti senza glutine sono ancora molto più costosi.

Celiachia e indice glicemico: qual è il collegamento?

La dieta senza glutine, che è l’unico trattamento obbligatorio a cui possono sottoporsi i celiaci, spesso li espone a squilibri nutrizionali. Ad esempio, un aumento di calorie, grassi saturi e carboidrati con un basso apporto di vitamine, fibre e minerali. Immediatamente dopo la diagnosi di celiachia, le persone tendono a consumare cibi alternativi senza glutine simili a quelli che hanno mangiato prima. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i prodotti industriali senza glutine contengono più grassi, sale e zucchero.

Per questo motivo, possono contribuire all’aumento di peso e ad un aumento del rischio di diabete. Inoltre, molte preparazioni senza glutine prevedono spesso l’utilizzo di ingredienti come riso e farina di mais, che hanno un alto indice glicemico.

C’è un’altra componente che influenza la correlazione tra la celiachia e l’indice glicemico. I celiaci che non possono mangiare cereali integrali con glutine (tranne riso e avena legale) si privano di cibi molto ricchi di fibre e con indice glicemico più basso. Come gestire il rapporto tra celiachia o intolleranza al glutine e glicemia

Prima di tutto, è bene conoscere gli alimenti senza glutine a basso indice glicemico.

In questo modo imparerai a mangiare meglio, a controllare la fame e a prevenire malattie come il diabete.

In generale, gli alimenti a basso indice glicemico sono, in primis, gli alimenti ricchi di fibre, che rallentando lo svuotamento gastrico riducono la velocità di ingresso degli zuccheri nel circolo sanguigno.

Tuttavia, molte volte, come abbiamo già evidenziato, la dieta per celiaci è più povera di fibre.

I pazienti celiaci dovrebbero arricchire la loro dieta:

Frutta
verdura
legumi

Per quanto riguarda la frutta, ne sono particolarmente ricchi i lamponi e le bacche, e dalle verdure è bene prediligere il cavolo rosso, i broccoli, i carciofi e fagiolini, il radicchio, il finocchio, ecc. Tra i cereali e gli pseudocereali senza glutine, il miglio, il grano saraceno, la quinoa e si consigliano riso integrale o basmati. Data la mancanza di fibra, è necessario il consumo di legumi. In questo caso, la pasta di fagioli può aiutare. Fusilli, penne e spaghetti di lenticchie, fave, piselli, ceci e soia stanno comparendo sempre più sugli scaffali dei supermercati e dei negozi di alimenti naturali.

La soia, in particolare, è un alimento salutare per celiaci e diabetici, in quanto riduce l’insulino-resistenza e contiene lecitina, che contrasta eventuali complicanze cardiovascolari.

Viva il pasto completo

Il consiglio è di consumare un pasto 2-3 volte a settimana come segue:

50 g di cereali, se possibile integrali
50 g di legumi secchi o 150 g di legumi freschi per un pasto completo senza provocare un picco glicemico eccessivo.

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