Quando si parla di acquistare un’automobile, la scelta più comune tende a essere quella di intestare il veicolo a una singola persona. Questo comporta che il titolare goda in modo esclusivo di tutti i diritti di proprietà sull’auto. Tuttavia, esiste un’alternativa meno battuta e conosciuta: la cointestazione. Questa opzione permette di dividere la proprietà del veicolo tra due individui, condividendo diritti e responsabilità.
L’alternativa
La cointestazione di un veicolo segue una procedura simile a quella utilizzata per altri beni materiali. Nel momento dell’acquisto, è essenziale che tutti i futuri proprietari siano presenti per firmare i documenti necessari, dimostrando così il loro comune accordo nel diventare coproprietari dell’auto. Ogni parte dovrà presentare i propri documenti d’identità e apporre la propria firma per rendere ufficiale la cosa.
Si, ma quanto costa?
Dal punto di vista economico, cointestare un veicolo nel 2024 comporta dei costi specifici: 85,20 euro tra emolumenti e costi fissi, a cui si aggiunge l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), variabile in base alla potenza del veicolo e alla residenza dei proprietari.
I vantaggi possono non sembrare immediatamente evidenti, ma in certi contesti possono rivelarsi significativi. Un esempio lampante riguarda l’acquisto congiunto di un veicolo tra familiari che convivono, in particolare se uno di essi possiede una classe di merito assicurativa particolarmente vantaggiosa. Grazie alla Legge Bersani, è possibile trasferire questa classe di merito al co-proprietario, anche se neo patentato, consentendo un notevole risparmio sui costi assicurativi.
Tuttavia, la cointestazione non è priva di svantaggi
Il costo dell’assicurazione sarà calcolato sulla base della classe di merito più alta tra i due proprietari, a causa della percezione di un maggior rischio associato alla minor esperienza di guida. Inoltre, non essendo l’unico proprietario, le decisioni riguardanti il veicolo, come la vendita o la rottamazione, richiedono l’accordo di entrambi i cointestatari. Questo può complicare le procedure in caso di disaccordi o eventi imprevisti, come il decesso di uno dei proprietari, il cui interesse nel veicolo passerebbe agli eredi, potenzialmente introducendo ulteriori complessità nelle decisioni future sul veicolo.