La pillola Pfizer anti covid arriva nel Belpaese

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Pfizer

L’arrivo della famosa pillola anti-covid  si attende nei primi mesi nel 2022, forse già da Gennaio. Il Belpaese è in attesa

A comunarlo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, durante la trasmissione televisiva di La7 “L’aria che tira” saggiungendo il suo messaggio a quanto detto da Guido Rasi, consulente del commissario Figliuolo.  A gennaio dovrebbero arrivare la pillola anti-Covid: “Ci auguriamo ed è auspicabile che arrivi e probabilmente arriverà a gennaio la pillola antivirale di Pfizer. Dobbiamo fare una riflessione: parliamo di cure e per poterle fare devi prenderti il Covid, io preferisco non prenderlo e oggi l’unica arma che abbiamo è il vaccino”.

Guido Rasi, già direttore dell‘ EMA – agenzia europea dei medicinali e oggi consulente del commissario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo, aveva già anticipato la notizia durante la trasmissione “Buongiorno” in onda su Sky Tg24: “L’Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al Monlupiravir” .

La pillola Paxlovid (PF- 07321332 e ritonavir) di Pfizer suggerisce l’EMA: “dovrà essere somministrata il prima possibile dopo la diagnosi ed entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. La terapia dura 5 giorni e non è raccomandata in gravidanza, mentre chi allatta dovrà interrompere le poppate al bebè durante il trattamento”

L’indicazione dell’ agenzia europea dei medicinali sull’uso della pillola Pfizer si basa sui risultati intermedi dello studio condotto su pazienti non ospedalizzati e non vaccinati che presentavano una malattia sintomatica e almeno una condizione sottostante che li esponeva al rischio di Covid grave: “Questi dati 2hanno mostrato che Paxlovid ha ridotto il rischio di ricovero e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi. Circa l’1% dei pazienti (6 su 607) che hanno assunto il farmaco è stato ricoverato in ospedale entro 28 giorni dall’inizio del trattamento rispetto al 6,7% dei pazienti (41 su 612) a cui è stato somministrato placebo (trattamento fittizio); nessuno dei pazienti del gruppo dei trattati è morto, rispetto ai 10 pazienti del gruppo placebo. In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e fino a 34 giorni dopo l’ultima dose sono stati disgeusia (disturbi del gusto), diarrea e vomito. I due principi attivi del medicinale, PF-07321332 e ritonavir, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme 2 volte al giorno per 5 giorni”.

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