La pasta Molisana dice stop. Il caro carburante fermerà molte aziende

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura
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Produrre la pasta che poi non può arrivare al destinatario sembra un’opzione inutile. E così La Molisana, celebre pastificio di Campobasso dice stop alla produzione per il caro carburanti

Il caro carburante impatta già sull’economia di molte aziende, anzi sulla loro produzione. La prima azienda a fari stop alla produzione è il celebre pastificio La molisana, azienda molisana con un buon fatturato e con fama internazionale. La Molisana ha infatti annunciato il blocco totale della propria produzione. Decisione guidata dal caro carburante e dal conseguente  stop dei tir per il caro-energia. Continuare la produzione che non può arrivare al cliente per lo stop dei trasportatori non era una scelta accettabile considerando anche i ritardi nell’arrivo delle materie prime per produrre.

Una decisione impattante ma forzata dal blocco dei trasportatori che da giorni protestano per il caro  dei costi del carburante.

Ad annunciarlo l’AD Giuseppe Ferro al Corriere della sera: “I nostri camionisti non possono uscire dallo stabilimento perché verrebbero fermati dai loro colleghi che stanno bloccando strade e autostrade: non potendo portare la semola dal mulino allo stabilimento e la pasta dallo stabilimento ai distributori, abbiamo deciso di bloccare la produzione da domani”.

Secondo Ferro, La Molisana non sarà l’unica azienda a muovere in tal senso, altre aziende infatti potrebbero trovarsi nei prossimi giorni nelle stesse condizioni di non poter produrre.

Intanto sul versante “strada” aumentano le proteste degli autotrasportatori soprattutto al sud del Belpaese dove ci sono stati blocchi stradali in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. La mobilitazione sta trovando un largo seguito tra i trasportatori, soprattutto quelli privati cin 1 o 2 mezzi che, piegati dal caro carburante, si rifiutano di fare viaggi e continuare l’attività a volte senza neanche guadagnarci per l’impennata delle spese da sostenere. Si attendono nei prossimi giorni ulteriori blocchi della fornitura di beni e servizi in molte zone d’Italia e ulteriori mobilitazioni di categoria.

 

 

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