(QuiFinanza.it) Dopo la bagarre che ha accompagnato l’approvazione della prima legge di Bilancio del governo guidato da Giorgia Meloni, con l’arrivo del nuovo anno la premier ha dovuto spostare la propria attenzione su altri fronti della vita pubblica del Paese, su cui le opposizioni non hanno mancato di attaccarla usando toni anche molto duri. Dalla questione dei flussi migratori e dei relativi salvataggi in mare da parte delle Ong (con il drammatico epilogo della stage di profughi a Crotone), passando dalle tensioni diplomatiche con il presidente francese Emmanuel Macron, fino alle ultime vicende che riguardano la stretta europea sulla produzione di auto a diesel e benzina, fra gennaio e febbraio la presidente del Consiglio ha dovuto momentaneamente trascurare l’ambito di stretta pertinenza economica.
Chi invece è rimasto vigile sui temi di propria competenza è il ministro Giancarlo Giorgetti. Negli stessi giorni in cui ha dovuto spiegare ai cittadini le motivazioni che hanno spinto l’esecutivo a non prorogare la norma su Superbonus edilizio (mettendo a rischio la stabilità di un comparto che stava tornando a crescere dopo la brusca frenata negli anni dell’emergenza pandemica), il titolare del dicastero ci ha tenuto anche ad affrontare l’argomento che riguarda la pace fiscale, tra i capitoli cardine della Manovra approvat
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