La carta dei vini è senza dubbio uno strumento di vendita e comunicazione molto importante in un ristorante. Come valutarla?
La carta dei vini così come il menù e tutti gli aspetti che coinvolgono il servizio, la materia prima, l’ambiente, la location sono sicuramente importanti e fondamentali, ma nulla può sostituire la capacità di un professionista di suscitare empatia e allo stesso tempo risvegliare l’interesse per il mondo del cibo e del vino. Creare una buona carta dei vini per la comunicazione e la vendita dei vini al fine di creare un servizio attento e interessante per l’acquirente è fondamentale.
Offre un’idea del valore che il locale attribuisce al vino
Del resto l’importanza di una scelta attenta e chiara sta diventando sempre più importante, e questo permette al compratore di avere un’idea del valore che il locale attribuisce al vino, ecco perché la carta dei vini diventa importante quanto la carta dei vini. Tuttavia, quando si parla di ristorazione e servizio, non va mai trascurato un aspetto estremamente importante: il fattore umano. Per un certo tempo menù e carte dei vini cessarono di essere gli unici criteri per giudicare un ristorante, e infatti divennero fondamentali altri aspetti, più legati alle figure in sala, che trasmettono questi strumenti e specificano l’esperienza.
Il fattore umano non può essere ignorato
La pratica del mangiare fuori è intrinsecamente una forma di socialità prima di essere una necessità e un piacere associato al vino e al cibo, quindi il fattore umano non può essere ignorato. Da ciò ne consegue che chi si avvicina al wine service e alla carta dei vini deve saper creare una linea di comunicazione adeguata e consono al luogo, saper leggere i gusti e le esigenze del cliente e, soprattutto, mettersi nel modo giusto in cui il suo concorso è strumento di conoscenza e curiosità per chi si siede a tavola. Questo approccio porterà il cliente a ritornare proprio per lo stato di fiducia e sicurezza generato dalla professionalità delle figure presenti, diventando parte integrante del marchio proprio del ristorante.
Capitale umano: necessario e strategico
Nonostante la grave crisi del personale che sta attraversando attualmente l’attività di ristorazione e, di conseguenza, la sua formazione media, per i ristoratori, investire nella professionalità del servizio, e quindi nella qualità “relativa”, è un costo molto importante, ma riconosciuto e necessario. C’è la consapevolezza che la qualità si trasmette attraverso i comportamenti del personale di sala e degli stessi gestori, per questo è strategico impegnarsi nella specializzazione professionale e aumentare la capacità tecnica e relazionale delle risorse umane. Questo permette di instaurare con il cliente un clima emotivo di complicità e fiducia, che sarà molto importante, soprattutto per quanto riguarda la carta dei vini, che viene percepita più come un ostacolo alla decisione e un motivo di dubbio.