La Gran Bretagna organizza già la terza dose del vaccino

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
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Via libera dal governo britannico e dal Servizio sanitario nazionale  alla terza dose di vaccino contro il Covid-19. La terza dose in UK si farà già da settembre. Ulteriori feedback, raccomandati dagli esperti del Comitato congiunto sui vaccini e l’immunizzazione, mirano a rafforzare e mantenere l’immunità anche contro potenziali variabili.

La Gran Bretagna parte per tempo e non vuole farsi trovare impreparata. Da ottimi organizzatori già danno il via macchina organizzativa per la terza dose del vaccino. Potranno ricevere la terza dose infatti tutte le persone di età superiore ai 50 anni che vivono nel Regno Unito, i soggetti vulnerabili  e le persone più giovani che hanno ricevuto l’indicazione per la somministrazione del vaccino antinfluenzale in passato. A consigliare la manovra gli esperti della Joint Committee on Vaccination and Immunisation.

La campagna, che sarà completata all’inizio dell’inverno, inizierà con i pazienti vulnerabili e raggiungerà milioni di persone in totale, e si svolgerà in due fasi in parallelo con la campagna annuale di vaccinazione antinfluenzale. I dati finali JCVI saranno pubblicati a settembre e terranno conto della situazione epidemiologica, ulteriori dati di ricerca scientifica, analisi dell’efficacia del vaccino e le varianti emergenti in tempo reale.

Nel frattempo è arrivato il rifiuto definitivo del vaccino tedesco da parte della società CureVac. I risultati clinici definitivi del ciclo di sperimentazioni effettuate con il nuovo vaccino, dopo essere stati pubblicati all’inizio del mese, confermano l’efficacia del 48%, che è inferiore al 50% necessario per richiedere l’approvazione. Tuttavia, la società farmaceutica CureVac ha affermato che il suo vaccino ha funzionato leggermente meglio nelle persone di età compresa tra 18 e 60 anni rispetto ai gruppi di età più avanzata, con un miglioramento del 53%. La società ha aggiunto che il suo processo è stato complicato dalla diffusione di numerose varianti del coronavirus.

La variante Delta giunge anche a Londra con tanti contagi ma pochi ricoveri.

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