La Francia multa Amazon di 35 milioni di dollari per la sorveglianza “intrusiva” dei dipendenti

Di Valentina Ambrosetti 3 minuti di lettura
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La Francia multa Amazon di 35 milioni di dollari per la sorveglianza “intrusiva” dei dipendenti

L’organizzazione francese di controllo della privacy, la CNIL, ha multato una filiale logistica di Amazon per 32 milioni di euro, ovvero 35 milioni di dollari in dollari USA, sull’utilizzo da parte dell’azienda di un sistema di sorveglianza dei dipendenti “troppo invasivo”.

La CNIL afferma che il sistema utilizzato da Amazon France Logistique “ha misurato le interruzioni del lavoro con tale precisione, richiedendo potenzialmente ai dipendenti di giustificare ogni pausa o interruzione”.

L’oggetto della sanzione

La CNIL afferma che il software di sorveglianza ha tracciato l’inattività dei dipendenti tramite uno scanner di codici a barre obbligatorio utilizzato per elaborare gli ordini. Il sistema tiene traccia dei tempi di inattività come interruzioni nelle scansioni dei codici a barre, richiamando i dipendenti per periodi di inattività di appena un minuto. L’organizzazione francese ha stabilito che l’accuratezza di questo sistema era illegale, utilizzando quella europea Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) come base giuridica della sentenza.

A tal fine, questo non viene classificato come un caso lavorativo, ma piuttosto un caso di elaborazione dati riguardante un monitoraggio eccessivo. “Come attuato, il trattamento è considerato eccessivamente invasivo”, ha scritto la CNIL, sottolineando che Amazon utilizza questi dati per valutare settimanalmente le prestazioni dei dipendenti. L’organizzazione ha inoltre osservato che Amazon conserva questi dati per tutti i dipendenti e i lavoratori temporanei.

La risposta del colosso americano

Amazon ha risposto con una lunga dichiarazione al riguardo, scrivendo “noi siamo fortemente in disaccordo con le conclusioni della CNIL, che sono di fatto errate, e potremmo impugnare la decisione”. Amazon ha continuato affermando che non è l’unica azienda nel settore della logistica a utilizzare un sistema di magazzino connesso di questo tipo, oltre a pubblicizzare il sistema per bilanciare il “carico di lavoro tra i team in modo da poter continuare a elaborare gli ordini in modo sicuro ed efficiente”. maniera.” Ha affermato che estenderà il limite di soglia del suo sistema, offrendo potenzialmente ai dipendenti un periodo più lungo prima che inizino ad arrivare gli avvisi.

Amazon ha detto che sta valutando un appello, quindi terremo d’occhio questa storia man mano che si sviluppa. Dall’altra parte dell’oceano, l’azienda si è ritrovata praticamente a vivere nell’acqua calda. Si è scoperto che Amazon lo era responsabile per più della metà degli infortuni dei magazzinieri nel 2022 ed è stato accusato di pratiche lavorative scorrette in diverse occasioni. È un dato di fatto, la divisione logistica dell’azienda sforna dipendenti a un ritmo così elevato che finisce costando ad Amazon 8 miliardi di dollari ogni anno. Forse ha bisogno di un sistema di monitoraggio aziendale di qualche tipo.

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