La fragilità dell’economia globale in 3 punti: perché il mondo è in crisi

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) L’OCSE ha sintetizzato in 3 punti l’aggiornamento sulle prospettive economiche mondiali: nell’Economic Outlook di giugno 2023 la crisi globale è ancora un’emergenza, nonostante alcuni segnali di miglioramento.

La ripresa è valutata fragile, con l’inflazione core elevata a ostacolare il cammino di una piena crescita dopo che ha eroso i redditi delle famiglie e con la politica di inasprimento delle banche centrali che si ripercuote sull’economia reale e genera ancora incertezza su come impatterà.

Sullo sfondo, le disuguaglianze si sono acuite e i Paesi emergenti rischiano di restare schiacciati da debiti enormi che bloccano ogni sviluppo.

Per comprendere dove andrà l’economia globale nel biennio appena iniziato e quanto siano ancora pericolosi i rischi di instabilità, l’OCSE ha individuato 3 punti chiave dell’attuale e duratura crisi.

1. Pil in crescita, ma con debolezza

“Nonostante i segnali di miglioramento visti nei primi mesi di quest’anno, le prospettive sono per un periodo di crescita contenuta e inflazione persistente in mezzo a rischi acuti”: così l’OCSE sintetizza le prospettive a breve termine.

Nello specifico, il Pil globale è visto crescere del 2,7% nel 2023, “il tasso annuo più basso dalla crisi finanziaria globale, ad eccezione del periodo di pandemia del 2020”. Nel 2024 il miglioramento sarà lieve, con un +2,4% stimato.

Questo il prospetto di crescita per le principali economie del mondo:

Proiezioni Pil 2023-2024 principali economie mondiali

Da evidenziare che l’Asia sarà il motore della ripresa globale.

L’OCSE ha invece sottolineato che le principali economie europee “sono state fortemente colpite dalla guerra in Ucraina, a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dell’incertezza. Le politiche macroeconomiche stanno ora diventando meno favorevoli, con tassi di interesse politici più elevati e consolidamento fiscale in corso”.

L’Eurozona dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2023. Con questi avvertimenti: i costi di finanziamento più elevati e standard creditizi più rigidi peseranno sugli investimenti, nonostante la spinta maggiori spese nell’ambito del programma Nexte Generation EU.

L’attenzione è massima anche sui Paesi emergenti che dovranno affrontare sfide molto difficili e dall’esito incerto, con potenziale capacità di innescare nuovi


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